Vedelago Giuseppe
28 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 5 maggio 1888.
Nato a Quinto di Treviso il 5 maggio 1888.
Figlio di Benvenuto e Biasuzzi Rosa.
Contadino.
"Soldato di leva di Prima Categoria Classe 1888, Distretto di Treviso, già riformato, e rivisitato a senso del Decreto Luogotenenziale 16 gennaio 1916 e lasciato in congedo illimitato lì 10 aprile 1916."
Chiamato alle armi per mobilitazione con il R. D. del 22-5-1915 Circolare N. 245 del G. M. e giunto al Distretto chiamante il 29 aprile 1916.
Assegnato al 71° Reggimento Fanteria (Brigata Puglie) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 9 maggio 1916.
Trasferito al 27° Reggimento Fanteria (Brigata Pavia) come da ordine telegrafico del Comando della Divisione Militare di Bologna l' 11 agosto 1916.
Morto il 13 ottobre 1916 presso l'Ambulanza Chirurgica di Armata N. 1 a Mossa (Gorizia) per ferite riportate in combattimento sotto quota 86 presso Casa Nigris sul fronte isontino.
Prima sepoltura nel Cimitero Militare di Mossa.
Traslato nel Sacrario di Oslavia, tomba 15528 [con il nome Vedelao Giuseppe].
Cronologia delle operazioni al fronte dei reparti nel periodo durante il quale prestò servizio Vedelago Giuseppe:
71° Reggimento Fanteria (Brigata Puglie)
- Fronte del Pasubio - Pasubio - Vallarsa - Sottosettore delle Alpi di Cosmagnon (22 maggio - 11 agosto 1916)
27° Reggimento Fanteria (Brigata Pavia)
- Fronte isontino - Linea ferrovia S. Pietro - Gorizia - Vertojba - Quota 86 (9 settembre - 13 ottobre 1916) → VAI AL MOMENTO STORICO
Dal Diario di Guerra del 1916 della Brigata Pavia (26° e 27° Reggimento)
"Nella successiva Battaglia [dell'Isonzo], 9 - 12 ottobre, la Brigata si impegna a fondo, attaccando le posizioni nemiche di q. 103 col 27° e di q. 97 col 28° reggimento. L’azione ha inizio il giorno 10: i fanti della Pavia occupano d’impeto e quasi senza colpo ferire le prime trincee nemiche e vi catturano un buon numero di prigionieri; ma pervenuti sotto q. 86, presso Casa Nigris, sono arrestati dal micidiale fuoco avversario, contro il quale s’infrangono gli attacchi dei giorni 11 e 12. Le perdite subite dalla Brigata nella sola giornata del 10, indicano quale sia stata la reazione nemica; esse, infatti ascendono a 900 uomini di truppa e 25 ufficiali."
PRESENTE A PAGINA 759 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO