Favaro Angelo - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Favaro Angelo
35 anni.
Nato a Quinto di Treviso l' 11 agosto 1881.
Figlio di Domenico e Busatto Maria.
Contadino.
Chiamato alle armi il 9 febbraio 1916.
Assegnato al 248° Battaglione Milizia Territoriale e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 21 febbraio 1916.


Trasferito al 140° Reggimento Fanteria (Brigata Bari) il 9 settembre 1916.

Morto il 18 ottobre 1916 a quota 144 di Monte Arupacupa di Doberdò sul fronte isontino come risulta a pagina 333 del registro del 140° Reggimento.  
Prima sepoltura presso il Cimitero Militare di Lago Pietra Rossa.
Traslato nel Sacrario di Redipuglia, tomba 14682 dell'Ottavo Gradone.
NOTE

Nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima guerra mondiale (pagina 314 - Volume XXVI) la data di morte di Favaro Angelo risulta essere il 12 ottobre. Sul sul foglio matricolare, invece,è annotata la data del 18 ottobre.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Favaro Angelo:

Non è stato possibile collocare con precisione Favaro Angelo, nei luoghi del conflitto, durante la sua permanenza alle armi. Abbiamo le informazioni relative alla date di morte e della sua assegnazione al 140° Reggimento. Prima di quest'ultima non ci sono informazioni dettagliate perché, come molti altri arruolati di età compresa tra i 33 e i 39 anni, era stato assegnato alla Milizia Territoriale. Successivamente, per le mutate necessità militari, moltissimi uomini assegnati alla Milizia Territoriale furono trasferiti nei reggimenti di fanteria. La fotografia di Favaro Angelo si riferisce al periodo trascorso nella Milizia come si può notare dalla mostreggiatura del bavero. L'informazione circa l'appartenenza ad uno specifico Battaglione di Milizia Territoriale appare insufficiente dal momento che risulta arduo ritrovare i diari redatti dai comandi dei battaglioni.

140° Reggimento Fanteria (Brigata Bari)



Dal Diario di Guerra del 1916 della Brigata Bari (139° e 140° Reggimento)

"Il 24 settembre [la Brigata] è spostata verso Ronchi ed il 27 assume la difesa del sottosettore di q. 144, in sostituzione della "Lazio", passando alla dipendenza della 16a Divisione. Riaccesasi la lotta sul Carso, la brigata, il 10 ottobre, agisce contro la citata q. 144 su due colonne: a destra I/139° e III/140°, a sinistra II e III del 139°. Le truppe operano con ammirevole slancio: la sinistra sopravanza le posizioni avversarie catturando 1200 difensori, la destra raggiunge Jamiano ma viene respinta da un violento contrattacco. Fino al 12 ottobre dura accanita la lotta; nuovi progressi ed altri prigionieri sono fatti dalla brigata che ha perduto 27 ufficiali e 905 militari di truppa."   

Area delle operazioni del 140° Fanteria (ottobre 1916)

Fanti italiani scendono lungo le pendici dell'Arupacupa da Quota 144 verso il lago di Doberdò (1916)

PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 314 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO
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