De Marchi Giovanni
26 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 29 giugno 1889.
Nato a Quinto di Treviso il 29 giugno 1889.
Figlio di Domenico e Franco Maria.
Mugnaio.
Chiamato alle armi in seguito alla Circolare Ministeriale N. 555/10 del 6-5-1915 e giunto presso il Deposito del 55° Reggimento Fanteria il 10 maggio 1915.
Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 23 maggio 1915.
Rimase in forza a tale reparto seguendolo nelle operazioni sui fronti Dolomitico, Isontino e Albanese.
Al rientro in Italia da quest'ultimo fronte, perse la vita nell'affondamento del Piroscafo Principe Umberto la notte dell'8 giugno 1916.
"Rilasciata dichiarazione d'irreperibilità, lì 17 agosto 1916."
NOTE
- La notte dell'8 giugno 1916, nell'affondamento del piroscafo "Principe Umberto", persero la vita più di 1.900 soldati del 55° Reggimento Fanteria. Tra loro, oltre a De Marchi Giovanni, scomparvero nelle acque di fronte a Valona anche altri sei nostri concittadini: Brunello Antonio, Colesso Antonio, De Marchi Marino, Franchin Luigi, Marangon Ettore e Soligo Angelo.
- Durante la ricerca nelle pagine dell' Albo d'Oro dei Militari Caduti nella Guerra 1915-1918 è emersa una omonimia relativa ad un altro De Marchi Giovanni, nato a Morgano il 17 giugno 1886, e anche lui scomparso, in tragica coincidenza, nell'affondamento del piroscafo Principe Umberto.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio De Marchi Giovanni:
55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche)
- Fronte dolomitico - Settore Auronzo [Cadore] - Sottosettore Ansiei - Lavaredo - M. Popena (24 maggio - 12 ottobre 1915)
- Fronte isontino - Settore del Monte Sabotino (31 ottobre - 2 novembre 1915)
- Fronte isontino - Settore del Monte Sabotino (11 novembre - 14 dicembre 1915)
- Spedizione in Albania - Trasferimento a Valona (5 - 11 febbraio 1916)
- Spedizione in Albania - Settore est Haderai - Sevaster (12 febbraio - 5 giugno 1916)
- Spedizione in Albania - Operazioni d'imbarco per il rientro in Italia ( 6 - 8 giugno 1916) † VAI AL MOMENTO STORICO
Dal Diario di Guerra del 1916 della Brigata Marche (55° e 56° Reggimento).
"Nel primo semestre del 1916 la Brigata Marche lascia la fronte italiana per essere trasferita a quella albanese. Il movimento viene eseguito in due scaglioni: primo a partire è il 55°, che il giorno 5 febbraio inizia il movimento ferroviario per Taranto. Il 56° rimane ancora nella zona di Meretto fino al 7 marzo, quando, alla sua volta, imbarcatosi per ferrovia a Pasian Schiavonesco, si trasferisce a Taranto, mentre il comando della brigata Marche cessa di funzionare, come tale, ed assume il comando della brigata Volturno.
Il 55° sbarca a Valona l’11 febbraio e il 16 dello stesso mese si trasferisce a Grnec, aggiungendosi alle truppe del 2° settore. Il 15 marzo anche il 56° giunge a Valona e la brigata Marche può così nuovamente costituirsi alla dipendenza della 43a Divisione. Le viene assegnato il settore est (Haderai) dove il 55° fanteria occupa Grnec e il 56° Sevaster.
Nei mesi in cui i reparti della Marche rimangono in Albania non si verificano avvenimenti notevoli, ma solo qualche scaramuccia e qualche azione di artiglieria.
Il 5 giugno cominciano le operazioni d’imbarco per rientrare in Italia."...
ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 278 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO