Granello Augusto - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Granello Augusto
24 anni.
Nato in Brasile il 17 aprile 1893.
Figlio di Francesco e Busato [Busatto ?] Amalia.
Muratore.
Allo scoppio del conflitto era già in forza al 55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) dal 26 agosto 1914.

Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra presso tale reggimento mobilitato il 24 maggio 1915.
Trasferito al 43° Reggimento Fanteria ( Brigata Forlì) il 29 ottobre 1915.

Promosso al grado di Caporale il 30 novembre 1915.
Promosso al grado di Caporale maggiore il 31 marzo 1917.
Trasferito al 269° Reggimento Fanteria ( Brigata Aquila) il 18 maggio 1917.

Sul Foglio Matricolare si legge:
"Prigioniero di guerra nel fatto d'armi del 27 ottobre 1917
Morto in prigionia e sepolto nel campo di Milowitz [oggi Milovice in Boemia - Repubblica Ceca] pag. 28, registro dispersi del 269 fant. (manca la data) //  //  //"
Su nota allegata (incollata sul Foglio Matricolare e redatta a mano) inoltre si legge:
"Dichiaratane presunta la morte dal 1° aprile 1918 a termine dell'art. 1 (N.3) del R.D. Legge 15 agosto 1919 N.1467 con sentenza in data 21 luglio 1921 dal tribunale Civile e Penale di Treviso li, 21 agosto 1923."
NOTE

Per Granello Augusto sono necessarie alcune riflessioni:
  • È contraddittoria la frase annotata "morto in prigionia e sepolto nel campo di Milowitz" quando nella nota allegata ne viene dichiarata, in data successiva, la morte presunta.
  • È evidente che, mancando la certezza circa la data e il luogo della cattura, ogni altra informazione successiva, scritta sul foglio, è frutto di deduzione basata sulla sorte dei molti commilitoni del 269° Fanteria, catturati durante la ritirata di Caporetto.
  • Questi fanti sono stati internati a Milowitz e lì, molti di loro, sono deceduti per stenti e malattie.
  • Nell'elenco dei sepolti presso il campo suddetto non c'è il nome di Granello Augusto né di possibili variazioni per errori di trascrizioni. È stata, infatti, eseguita una puntigliosa ricerca anche per reparto, data di nascita, luogo di nascita, assonanze, ma senza risultato.
  • Non disponendo di altre informazioni utili per certificare la presenza di Granello in quel campo di prigionia è possibile pensare che possa essere addirittura caduto in combattimento e mai fatto prigioniero e, purtroppo, finito tra gli innumerevoli soldati dispersi durante i giorni del drammatico ripiegamento verso la linea del Piave.

Sul foglio matricolare di Granello Augusto si legge:
"Era presente ai fatti d'arma di M. Lemerle (Altipiano di Asiago) 10-20 giugno 1916 per i quali la bandiera del 43° Reggimento Fanteria, a cui apparteneva, ebbe la Medaglia d'Argento al Valor Militare. R.D. 3 agosto 1916"
Cronologia delle operazioni al fronte dei reparti nel periodo durante il quale prestò servizio Granello Augusto:

55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche)
  • Fronte dolomitico - Settore Auronzo [Cadore] - Sottosettore Ansiei - Lavaredo - M. Popena (24 maggio - 12 ottobre 1915)

43° Reggimento Fanteria (Brigata Forlì)
  • Fronte isontino - Zona di Plava (29 ottobre - 20 dicembre 1915)
  • Fronte isontino - Trincee di Zagora (24 gennaio - 29 aprile 1916)
  • Altopiano di Asiago - Monte Lemerle - Monte Magnaboschi (6 - 17 giugno 1916)
  • Altopiano di Asiago - Val d'Assa - Trincee di Camporovere - Canove (1 agosto 1916 - 12 aprile 1917)

269° Reggimento Fanteria (Brigata Aquila)
  • Altopiano di Asiago - Zona Val d'Assa [Stella - Roana - Bivio Boscon - Q. 878] (6 giugno - 18 luglio 1917)
  • Fronte isontino - Zagomila - Baske - Kobilek - Madoni - Na Kobil - Chiapovano (23 agosto - 3 ottobre)
  • Fronte isontino - Zagorje - Selletta di Dol Zagorje - Ripiegamento: Vodice - M. Santo (21 - 27 ottobre 1917) VAI AL MOMENTO STORICO



Dal Diario di Guerra del 1916 della Brigata Forlì (43° e 44° Reggimento)

"[...] ed il 9 [giugno 1916] sull’Altopiano di Asiago, entra in linea a nord di M. Lemerle, posizione molto importante per contrastare al nemico lo sbocco nella pianura veneta.
Il 10 giugno il 44°, schierato sul tratto Strada Magnaboschi - M. Lemerle - Strada Boscon, dopo aver fronteggiato con tenacia ripetuti e violenti attacchi del nemico, sotto la pressione sempre crescente è costretto a ripiegare, quando il 43°, prontamente accorso, riconquista con impetuoso slancio le posizioni di cresta di M. Lemerle, infliggendo all’avversario forti perdite. La brigata in questa sola giornata di combattimento perde 1308 uomini, dei quali 47 ufficiali.
Iniziatasi la nostra controffensiva per ricacciare il nemico dalle posizioni conquistate, la brigata riesce a conseguire alcuni progressi; il 43°, inviato in linea nel vallone dell’Assa, tenta conquistare le forti trincee austriache del vallone stesso, ma non vi riesce per la forte resistenza nemica favorita dal dominio delle posizioni.
Per le prove di valore, fermezza ed ardimento date dalle truppe nel 1915 e durante l’offensiva e la controffensiva italiana nel Trentino nel 1916, la Bandiera del 43° reggimento venne decorata con Medaglia d'Argento al Valor Militare."



Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Aquila (269° e 270° Reggimento)

"Nella notte sul 3 ottobre, ricevuto il cambio della "Brescia" tutta la Brigata si trasferisce presso Osteria di Britof, ove rimane fino al 20, rilevando, nella notte sul 21, la "Udine" nella zona di Zagorje:
il 269° della Selletta di Dol Zagorje a q. 417;
il 270° con un battaglione nel vallone del Torrentaccio (8a Divisione).
Per effetto dell'offensiva austriaca (24 ottobre) su tutta la fronte della 2a Armata, la brigata ripiega sulla linea di Baske, q. 531, Vodice, M. Santo. Il 27, attraversa l'Isonzo al ponte di Zagora ed inizia la marcia per andare a prendere posizione sulla linea delle colline a nord di Mossa e Capriva."

« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »  
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
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