Fantin Luigi
33 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 25 luglio 1884.
Nato a Quinto di Treviso il 25 luglio 1884.
Figlio di Cristoforo e Caltana Teresa.
Contadino.
In forza al 20° Reggimento Bersaglieri (formato dai Battaglioni LXX, LXXI e LXXII).
Disperso il 28 gennaio 1918 nel combattimento sul Monte Val Bella durante la Battaglia dei Tre Monti sull'Altipiano di Asiago.
Il Foglio Matricolare di Fantin Luigi non è più consultabile in quanto irrimediabilmente danneggiato.
Le informazioni qui riportate sono state desunte dall'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale.
A queste informazioni sono stati aggiunti i risultati delle ricerche riguardanti il reparto di appartenenza.
NOTE
Probabilmente traslato tra gli ignoti al Sacrario di Asiago come molti altri fanti e bersaglieri caduti combattendo sul Monte Val Bella in quel periodo.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Fantin Luigi:
Per Fantin Luigi non abbiamo informazioni riguardanti la data di assegnazione al 20° Reggimento Bersaglieri. Tale reggimento fu costituito il 1° aprile 1917 e formato con le nuove reclute della classe 1897 alle quali furono affiancati bersaglieri esperti e selezionati dal II° e dal IV° battaglione di marcia del 2° Reggimento, e dal VI° battaglione del 6° Reggimento. I nuovi battaglioni così formati presero la numerazione LXX, LXXI e LXXII.
Fantin Luigi, classe 1884, potrebbe essere stato uno dei bersaglieri esperti che, il primo aprile 1917, furono assegnati all'appena costituito 20° Reggimento.
Questa è l'unica indicazione che ci permette, da questa data in avanti, di collocare Luigi nello scenario bellico. La sua precedente assegnazione in un altro reggimento ci è, purtroppo, ignota. Di conseguenza è impossibile ricostruire i suoi movimenti dall'inizio del conflitto fino alla data del primo aprile 1917.
La costituzione del 20° Reggimento è contemporanea a quella della IVa brigata, della quale fece parte, unitamente al 14° Reggimento, e con essa combatté fino al termine della guerra.
20° Reggimento Bersaglieri - Battaglioni LXX, LXXI e LXXII (IVa Brigata)
- Settore Astico - Caviogio - Q. 975 - Riofreddo (20 - 29 maggio 1917)
- Alpe di Cosmagnon [Sogi - Panettoni] (1 - 8 luglio).
- Settore Posina [M. Pruche - Doppio - C. Betta - M. Majo - Cavallaro - M. Mogentale - "Roccioni" - Q. 1472] (13 - 27 luglio)
- Cengello - Q. 2444 - Laghetti di Cima d'Asta - Sella Brentina - Azione per l'occupazione di Carzano (12 - 18 settembre)
- Conca di Luico [M. Cucco - Q. 1000 - Q. 818 - Cima Mrzlì] - Offensiva austro - tedesca = Operazioni di ripiegamento: Golobi - Cepletischis - Alture nord di M. S. Martino - M. Purgessimo - Castel del Monte - Savogna - Stretta di Cocevaro - Linea del Torre - Carraria - Beivars - Udine - Tagliamento [Ponte di Pinzano] - Tauriano - Spilimbergo - C. Buga - Pordenone - Sacile - Carbonera - Bertesina - Torrente Cosa - Torrente Cellina - Livenza - Pianzano - Monticano - Conegliano - Passaggio del Piave - Barcon - Albaredo (23 ottobre - 12 novembre)
- M. Sisemol - Trincea bassa del Sisemol - Occupazione della trincea "Greca" - Roncalto Perk - Ronco di Carbon - Val Melago - M. Val Bella (20 novembre - 12 dicembre 1917)
- Alpe di Cosmagnon [Sogi - Panettoni] (1 - 8 luglio).
- Settore Posina [M. Pruche - Doppio - C. Betta - M. Majo - Cavallaro - M. Mogentale - "Roccioni" - Q. 1472] (13 - 27 luglio)
- Cengello - Q. 2444 - Laghetti di Cima d'Asta - Sella Brentina - Azione per l'occupazione di Carzano (12 - 18 settembre)
- Conca di Luico [M. Cucco - Q. 1000 - Q. 818 - Cima Mrzlì] - Offensiva austro - tedesca = Operazioni di ripiegamento: Golobi - Cepletischis - Alture nord di M. S. Martino - M. Purgessimo - Castel del Monte - Savogna - Stretta di Cocevaro - Linea del Torre - Carraria - Beivars - Udine - Tagliamento [Ponte di Pinzano] - Tauriano - Spilimbergo - C. Buga - Pordenone - Sacile - Carbonera - Bertesina - Torrente Cosa - Torrente Cellina - Livenza - Pianzano - Monticano - Conegliano - Passaggio del Piave - Barcon - Albaredo (23 ottobre - 12 novembre)
- M. Sisemol - Trincea bassa del Sisemol - Occupazione della trincea "Greca" - Roncalto Perk - Ronco di Carbon - Val Melago - M. Val Bella (20 novembre - 12 dicembre 1917)
- Rovescio di M. Tondo - Costalunga - Azione per la riconquista di M. Val Bella (27 gennaio - 28 gennaio 1918) → VAI AL MOMENTO STORICO
Dal Diario di Guerra del 1918 del 20° Reggimento Bersaglieri (Battaglioni LXX, LXXI e LXXII)
"Il 28 gennaio i nostri, attraverso i varchi già in precedenza preparati nei reticolati, si portano sulla posizione stabilita per lo scatto, indi pattuglie del LXX si lanciano velocemente su Bertigo occupandolo, seguite immediatamente dalle prime ondate della 4a Compagnia. Contemporaneamente scattano anche le pattuglie del LXX (Compagnia d'Assalto) indirizzandosi verso lo sbarramento nemico che scendendo dal Sisemol, all'altezza di q. 1163, traversa la strada di Bertigo e risale M. Val Bella. Più tardi le prime ondate dei battaglioni LXX e LXXI, avanzano in perfetto collegamento, raggiungono le ultime case di Bertigo. Il LXXII, di riserva, si porta al posto lasciato dal LXXI. Superato il primo sbarramento, gli elementi dei battaglioni LXX e LXXI puntano risolutamente verso il secondo obbiettivo, che per il LXX è Ronco di Carbon e per il LXXI è il boschetto sulle pendici nord orientali del Sisemol. Il loro slancio è però contrastato dalla viva reazione avversaria; malgrado ciò i due battaglioni non cessano d'avanzare; infatti il LXX riesce a raggiungere Ronco di Carbon, mentre, il LXXI, contemporaneamente occupa le pendici nord orientali del Sisemol tentando di sboccare verso la mulattiera Roncalto Perk - Ronco di Carbon. Si costituisce così per il 20° Reggimento la seguente situazione: LXXI con la sinistra al margine del boschetto del Sisemol e la destra allungata verso Ronco di Carbon; LXX davanti a Ronco di Carbon con la destra verso lo Stenfle; compagnie d'assalto a destra del LXX sin presso le case di Stenfle; LXXII (rincalzo) in posizione più arretrata sulle falde ovest di Costalunga.
Frattanto la colonna del 5° Reggimento Bersaglieri, che avrebbe dovuto avvolgere da sinistra M. Val Bella e congiungersi col nostro LXX, dopo essere riuscita ad occupare quasi contemporaneamente due linee nemiche ed a catturare un centinaio di prigionieri, improvvisamente contrattaccata da forze preponderanti in direzione di Ronco di Carbon, minacciata sul fianco sinistro di aggiramento, è costretta a ripiegare sulle posizioni di partenza. In conseguenza si viene a creare una situazione criticissima per il 20° Reggimento Bersaglieri. Inoltre dal boschetto di Stenfle, dalla testata della valle omonima, dal bosco di Perk e dalle pendici di Costalunga numerose mitragliatrici nemiche battono sul fronte e sui fianchi i due battaglioni. Viene ordinato al LXXII di avanzare in sostegno del LXX. Intanto il LXX ed il LXXII, dopo aver raggiunto gli obbiettivi non possono mantenerli e decimati cercano di trattenere quante più forze possono davanti a loro, allo scopo di facilitare il secondo tentativo di avanzata delle colonne che attaccano l'obiettivo principale: M. Val Bella.
Viene quindi ordinato al 14°, coi resti del 5° Reggimento, di attaccare nuovamente Val Bella, mentre il 20°, tralasciando il primitivo obbiettivo (Ronco di Carbon - Stenfle) dovrà concorrere all'attacco del 14° operando a sinistra della valletta di Costalunga e contro i fianchi ovest di Val Bella. Rinnovata l'azione dell'artiglieria, viene ripresa quella dei bersaglieri. La colonna di destra LIV/14° avanza rapidamente, quella di sinistra LXI/14°, trova maggiore difficoltà, mentre quella di centro XLVI/5° viene arrestata da violento tiro.
Il LXXI cerca di assecondare il movimento della colonna di sinistra, ma nel complesso l'azione risulta molto difficile. I nostri, causa le gravi perdite, sono costretti ad arrestarsi, mentre il LXX ed il LXXI Battaglione cercano di disimpegnarsi dall'anello di fuoco che li avvolge.
Sopraggiunta la sera, il combattimento illanguidisce a poco a poco. I buoni risultati ottenuti con le ardimentose azioni della giornata, da altri riparti, non sono sufficienti per garantire la nostra situazione, sarà necessario quindi un nuovo attacco da effettuarsi al mattino seguente."
« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 308 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO