Durigon Arcangelo - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Durigon Arcangelo
28 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 16 marzo 1893.
Figlio di Luigi e Francescato Angela.
Contadino.
Allo scoppio del conflitto era già in forza, come Carabiniere a piedi, presso la Legione di Bologna dei C.C. R.R. dal 28 agosto 1913.

Trasferito alla Legione di Verona il 21 luglio 1915.
Trasferito alla Legione di Napoli il 3 gennaio 1918.
Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra e assegnato al 378° Plotone mobilitato dei C.C. R.R. il 5 gennaio 1918.
Cessò di trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra il 2 settembre 1919.
Inviato in congedo illimitato il 14 settembre 1919.
Sul foglio matricolare si legge:
"Riconosciuto permanentemente inabile al servizio militare dal Collegio Medico di I° grado di Venezia perché riscontrato affetto da tubercolosi polmonare grave il 15 agosto 1921 e assegnato alla I^ categoria per anni 2 (estratto verbale n. 10423 del 7/9/1921)
Non fatto luogo a concessione di assegno rinnovabile perché l'infermità non dipende da cause di servizio (Disposizione ministeriale n. 922181 del 16/12/1922)."
NOTE
  • Nel maggio 1915, nell'imminenza della mobilitazione generale, il Reggimento Carabinieri fu costituito su 9 Compagnie, fornite dalla Legione Allievi e dalle Legioni territoriali di Firenze, Ancona, Palermo, Bari e Napoli. La forza complessiva era di 65 ufficiali e di 2.500 tra sottufficiali e truppa, al comando del colonnello Antonio Vannugli. A questa unità si aggiunsero un Gruppo Squadroni, 257 Plotoni autonomi e 168 Sezioni, per un totale di 500 ufficiali e 19.816 sottufficiali e carabinieri. Il Reggimento ed il Gruppo Squadroni costituirono unità d'impiego, mentre le Sezioni e i Plotoni vennero assegnati, per servizi di Polizia Militare, al Comando Supremo, alla Intendenza Generale, ai Comandi e alle Intendenze d'Armata ed infine ad ogni Comando di Divisione di Fanteria e Cavalleria. Presso quei reparti i Carabinieri agivano non solo nelle retrovie, ma anche nelle posizioni di prima linea, ai posti di medicazione, agli sbocchi dei camminamenti, nei punti di passaggio obbligato, lungo le strade e le direttrici di marcia delle truppe operanti. Questi erano i compiti loro assegnati, oltre a quelli di Arma combattente: esecuzione dei bandi per i militari e per le popolazioni civili, recapito di ordini, servizi di sicurezza in sosta ed in marcia, polizia giudiziaria per i reati militari e comuni, vigilanza sanitaria, assistenza ai feriti, ordine interno dei centri abitati, sicurezza delle comunicazioni, prevenzione e repressione dello spionaggio. L’ordine di mobilitazione stabilì per i servizi di polizia militare: 2 Sezioni Carabinieri al Comando Supremo, 2 Sezioni Carabinieri all’Intendenza Generale, 1 Sezione a ciascun Comando d’Armata, 2 Sezioni a ciascuna Intendenza d’Armata, 1 Sezione a ciascun Comando di Corpo d’Armata, 1 Sezione a ciascun Comando di Divisione di Fanteria o di Cavalleria, 80 Sezioni circa di cinquanta uomini a cavallo, a piedi, o ciclisti al comando di un ufficiale subalterno o di un maresciallo.
  • Per Durigon Arcangelo non ci sono informazioni sufficienti per collocarlo nello scenario del territorio in stato di guerra. La frammentazione dei gruppi e dei plotoni e la loro assegnazione logistica contribuiscono a rendere oltremodo difficoltoso il recupero di altre informazioni.
  • Abbiamo inserito Durigon Arcangelo, non registrato nell'Albo d'Oro, in quanto presente sul monumento ai caduti di Quinto di Treviso. In realtà egli, dopo la guerra, fece ritorno a casa e morì nel 1921.

PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
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