Franzin Giovanni - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Franzin Giovanni
23 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 9 giugno 1892.
Figlio di Giuseppe e Bolognato Virginia.
Contadino.
Allo scoppio del conflitto era già in forza presso il 6° Reggimento Bersaglieri dal 16 settembre 1912.


Trattenuto alle armi ai sensi dell'Art. del R. D. del 18 dicembre 1914 Circolare N. 642, e assegnato al 1° Reggimento Bersaglieri il 5 gennaio 1915.

Trasferito al 9° Reggimento Bersaglieri il 10 aprile 1915.

Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 22 maggio 1915.
Morto il 21 ottobre 1915 per ferite riportate in combattimento nella Conca di Plezzo - Monte Javorcek sul fronte isontino.
NOTE

Probabilmente traslato tra gli ignoti al Sacrario di Caporetto come molti dei fanti e bersaglieri caduti nel settore di Plezzo in quel periodo.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Franzin Giovanni:

9° Reggimento Bersaglieri (Battaglioni XXVIII, XXX, XXXII)
  • Fronte isontino - M. Matajur - Mrzli Vhr - Jama Planina - Q. 1270 - Q. 1772 - Q. 1767 - Za Kraju - Krasji Vrh - Cezsoca - Pendici del Polounik - Slatenik - Piccolo Javorcek (24 maggio - 21 ottobre 1915) → VAI AL MOMENTO STORICO



Diario di Guerra del 1915 del 9° Reggimento Bersaglieri

"L'11 settembre l'azione è ripresa ed il reggimento, deve, dal pianoro di Cezsoca, attaccare le posizioni lungo il pendio occidentale dello Javorcek, puntando su Jablenica, mentre un suo riparto ardito, per la boscaglia dello Slatenik, dovrà aggirare per la destra le anzidette posizioni e raggiungere la cresta dello Javorcek. L'intensa reazione del nemico consente soltanto lievi progressi, così che il 16 l'attacco è rinnovato: il 9° Bersaglieri rinforzato dal XXXVI del 6°, deve concorrere all'operazione principale attaccando il Piccolo Javorcek per il medio vallone dello Slatenik e puntando, contemporaneamente, su Jablenica, per accerchiare lo Javorcek. Nei giorni 16, 17 e 18 i reparti fanno ripetuti tentativi, ma, la assidua vigilanza ed il continuo tiro del nemico, non consentono risultati pari allo sforzo compiuto ed alle perdite che, dal giorno 11 al 18 settembre, ammontano a 12 ufficiali e 343 gregari. Il Reggimento, dopo aver guadagnato terreno oltre la parte bassa del vallone dello Slatenik ed essersi aggrappato alle erte pendici del Piccolo Javorcek, sosta, in atteggiamento difensivo, a cavallo del fiume, per tentare di affermarsi, poi, in forze sul predetto monte.
Il 21, la 6a Compagnia inizia l'attacco al Piccolo Javorcek, sostenuta dal XXVIII battaglione e dal XXXII, che agiscono verso la sella fra i due Javorcek; raggiunge la trincea di cresta che deve, però, essere subito abbandonata per il violento tiro di reazione."


« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »  
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 343 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO
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