Bettiol Domenico
30 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 5 ottobre 1885.
Nato a Quinto di Treviso il 5 ottobre 1885.
Figlio di Francesco e Miatello Maria.
Falegname.
Chiamato alle armi il 31 agosto 1915.
Assegnato al 30° Reggimento Fanteria (Brigata Pisa) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 13 settembre 1915.
Morto il 10 dicembre 1915 presso l'Ospedale da Campo n. 236 per le conseguenze delle ferite riportate in combattimento. → VAI AL MOMENTO STORICO
Sepolto nel cimitero militare di Palmanova, tomba 1115.
Traslato nell'Ossario della Cripta del Tempio di San Nicolò a Udine, tomba 1173.
NOTE
Nell'elenco dei Caduti tumulati nell'Ossario di San Nicolò di Udine, risulta appartenente al 20° Reggimento di Fanteria.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Bettiol Domenico:
30° Reggimento Fanteria (Brigata Pisa)
- Fronte isontino - Filanda di Sdraussina - Fortin - Molamatta - Trivio a Sud di S. Martino - Cappella di S. Martino - Saliente Groviglio (24 ottobre - 10 dicembre 1915).
Dal Diario di Guerra del 1915 della Brigata Pisa (29° e 30° Reggimento)
"Il 1° novembre, mentre è nel suo pieno svolgimento la 3a Battaglia dell’Isonzo (18 ottobre - 4 novembre) il 30° fanteria, inviato a Sdraussina, riceve l’ordine di attaccare in direzione di S. Martino. L’attacco viene condotto con slancio, ma vano riesce ogni sforzo sotto il tiro micidiale dell’artiglieria avversaria. Nei giorni successivi la brigata passa a disposizione della 28a Divisione e viene schierata nel settore di Bosco Cappuccio. Ivi prende parte alla 4a Battaglia dell’ Isonzo (10 novembre - 5 dicembre), avendo come obbiettivo la conquista del tratto di fronte fra il trivio a sud di S. Martino e la cappella di S. Martino: l’assalto, più volte tentato con tenacia ammirevole nei giorni 10, 11 e 12 novembre contro la posizione detta "Il Groviglio" e contro il saliente detto "Dente del Groviglio", non dà alcun risultato a causa della resistenza accanita e del fuoco violentissimo del nemico. Anche i tentativi ripetuti dal 18 al 23 novembre non permettono di ottenere che lievi vantaggi verso il cosiddetto "Elemento Triangolare" ed il "Dente del Groviglio". Le perdite subite dalla brigata in tali cruente azioni ammontano complessivamente a oltre 1000 uomini fuori combattimento, dei quali 38 ufficiali."
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 76 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO