Chiamato alle armi per mobilitazione il 26 settembre 1916.
Assegnato al 2° Reggimento Fanteria (Brigata Re) il 12 ottobre 1916.
Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra nella Milizia Mobilitata del proprio reggimento il 19 febbraio 1917.
Prigioniero di guerra nei pressi di Russiz sul fronte isontino durante la XII Battaglia dell'Isonzo e successivo ripiegamento al Piave, il 28 ottobre 1917. → PRIGIONIERI DI GUERRA
Morto il 14 dicembre 1917 nel campo di prigionia di Mauthausen (Austria).
Sepolto nell'adiacente Cimitero (N. 443), 2° Settore, 2^ Fila, attraversamento anteriore 37.
NOTE
- Nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale risulta come Micheletto.
- Al Cimitero di Mauthausen risulta come Micheletta Enrico.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Michieletto Enrico:
2° Reggimento Fanteria (Brigata Re)
- Fronte isontino - Ovest di Hudi Log — Ovest di Castagnevizza (5 - 25 marzo 1917)
- Fronte isontino - Dosso del Palo e q. 200 - Gorizia (15 - 31 maggio)
- Fronte isontino - Panowitz —S. Marco (11 luglio - 8 agosto)
- Fronte isontino - Settore Ravne — Kobilek (10 - 28 ottobre 1917) VAI AL MOMENTO STORICO
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Re (1° e 2° Reggimento).
"Il 25 ottobre, scatenatasi l’offensiva nemica, che porta l’esercito alle giornate di Caporetto, la brigata Re riceve l’ordine di iniziare il ripiegamento; il 2° si schiera quale retroguardia del Corpo d’Armata, sulla terza linea Baske-Kobilek-q. 652 con quattro battaglioni, lasciando gli altri due in riserva. I suoi fanti sostengono aspri combattimenti per assolvere a qualunque costo il loro compito, reso particolarmente difficile e gravoso dal nemico che incalza in forze. Due battaglioni del 2° reggimento, combattendo in modo mirabile, si oppongono sino a tarda sera all’avanzata dell’avversano e rendono, col loro sacrificio, agevole il passaggio dell’Isonzo ai reparti ripieganti, finché, accerchiati da forze rilevanti, vengono in gran parte catturati.
La brigata, passato l’Isonzo sul ponte di Plava il 27, nella notte raggiunge Russiz, il 28 è a Percotto, il 30 attraversa il Tagliamento sul ponte di Madrisio, il 6 novembre è al Piave e, dopo essere stata pochi giorni in linea nel tratto C. Serena-C. Faveri (Montello), nella notte sull’11 con gran parte dei suoi effettivi (3000 uomini circa) e tutte le mitragliatrici, si raccoglie nei pressi di Biadene in riserva al I° Corpo d’Armata."
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 485 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO