Zoia Giuseppe
19 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 27 maggio 1897.
Nato a Quinto di Treviso il 27 maggio 1897.
Figlio di Eugenio e De Lazzari Filomena.
Contadino.
Chiamato alle armi il 25 settembre 1916.
Assegnato al 2° Reggimento Fanteria (Brigata Re) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 12 ottobre 1916.
Morto il 17 maggio 1917 per ferite riportate in combattimento sul Monte San Marco nei pressi di Gorizia durante la X Battaglia dell'Isonzo.
NOTE
- Probabilmente traslato tra gli ignoti al Sacrario di Oslavia dove furono tumulati i soldati dello stesso reggimento caduti sul San Marco durante lo stesso periodo.
- Sul Monumento ai Caduti di Quinto di Treviso è presente come ZOGGIA GIUSEPPE
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Zoia Giuseppe:
2° Reggimento Fanteria (Brigata Re)
- Fronte isontino - Settore di Tolmino (ottobre - 1° novembre 1916)
- Fronte isontino - Castagnevizza — Hudi Log (28 novembre - 31 dicembre)
- Fronte isontino - Ovest di Hudi Log — Ovest di Castagnevizza (19 gennaio 1917 - 9 febbraio; 5 - 25 marzo)
- Fronte isontino - Dosso del Palo e q. 200 -Gorizia (15 - 17 maggio 1917) → VAI AL MOMENTO STORICO
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Re (1° e 2° Reggimento)
"Il 14 maggio, restituita alla 2a Armata (VIII Corpo), è assegnata alla 48a divisione, che le affida il compito d’impadronirsi di sorpresa e senza alcuna preparazione, del "Dosso del Palo" e delle quote 200 nord e 200 sud (S. Marco-Gorizia).
Il 17, il 2° fanteria entra in linea: tocca al suo II° battaglione di iniziarne l’azione, mentre gli altri due sostituiscono nelle trincee i reparti della brigata Taranto. L’assalto si svolge sotto un violentissimo fuoco di mitragliatrici postate in caverne e con sanguinosi corpo a corpo; le prime ondate riescono dopo furiosa lotta a penetrare nella trincea nemica, ma l’avversario, che con intenso tiro di sbarramento inibisce ai rincalzi di alimentare e rinvigorire l’azione, riesce con ripetuti e ostinati contrattacchi a sopraffare l’attacco e riprendere la trincea."
« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 815 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO