Coloschi Gaetano Antonio
32 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 30 luglio 1884.
Nato a Quinto di Treviso il 30 luglio 1884.
Figlio di Gaetano e Baietto Lucia.
Mugnaio.
Chiamato alle armi e giunto al Deposito del 55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) il 10 ottobre 1915.
Assegnato al 38° Reggimento Fanteria (Brigata Ravenna) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 30 ottobre 1915.
Promosso al grado di Sergente [le precedenti promozioni erano state ottenute durante la ferma precedente 1905-1906] il 16 luglio 1916.
Morto nei combattimenti nel Settore San Marco, sul fronte isontino, il 23 maggio 1917.
NOTE
Probabilmente traslato tra gli ignoti del Sacrario di Oslavia come molti altri fanti della Brigata Ravenna caduti sul San Marco in quel periodo.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Coloschi Gaetano:
38° Reggimento Fanteria (Brigata Ravenna)
- Fronte isontino - Vallone dell'Alto Recca - Settore di Plava - Trincee di Zagora (18 settembre - 4 novembre 1915)
- Fronte isontino - San Floriano - Trincee di Peumica - Bigliana - Zagora - Vedrignano - Krasno - Nosna (29 novembre - 31 dicembre 1915)
- Fronte isontino - Claunico - Cosbana - Settore di Plava - Zagora - Nosna - Vedrignano - Gradno (1 gennaio - 1 giugno 1916)
- Fronte del Pasubio - M. Cogolo - Passo Campedello - M. Giove - M. Brazome - Novegno - M. Cimetta - Trincee di Malga Fieno (15 giugno - 15 settembre 1916)
- Fronte isontino - Zona di Vertojba (23 ottobre - 27 novembre 1916)
- Fronte isontino - Sottosettore sud di Merna - Sottosettore nord Vertojba inferiore (29 dicembre 1916 - 18 gennaio 1917)
- Fronte isontino - come sopra - Settore Vertojba - Merna (3 - 26 febbraio 1917)
- Fronte isontino - Sottosettore sud Merna - Settore nord Vertojba inferiore (22 marzo - 25 aprile 1917)
- Fronte isontino - Come sopra - Ciglione di Savogna - Ciglione Isonzo - S. Marco (4 maggio - 23 maggio 1917) VAI AL MOMENTO STORICO
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Ravenna (37° e 38° Reggimento)
"Iniziata la X Battaglia dell’Isonzo (12 maggio - 8 giugno) il 37° fanteria, il 14 maggio, muove all’attacco di q. 86 (Vertojba) e rinnova anche nei successivi giorni 15 e 16 i tentativi, i quali riescono infruttuosi a malgrado delle perdite sensibili (circa 350 uomini fuori combattimento, dei quali 5 ufficiali).
Il 38° fanteria, operante alla dipendenza tattica della 48a Divisione nel settore S. Marco, il 23 maggio, dando ancora una volta prova del suo valore, conquista a costo di notevoli perdite (oltre 400 uomini dei quali 19 ufficiali) una importantissima posizione (Casa Diruta - Due Pini) catturando anche un centinaio di prigionieri."
« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 214 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO