Gasparin Giorgio
20 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 12 aprile 1898.
Nato a Quinto di Treviso il 12 aprile 1898.
Figlio di Antonio e Marchetto Giovanna.
Automobilista.
Chiamato alle armi e giunto al Distretto chiamante il 5 marzo 1917.
Assegnato al 27° Reggimento Fanteria (Brigata Pavia) il 13 marzo 1917.
Inviato presso le truppe mobilitate in zona di guerra e trasferito al 35° Reggimento Fanteria (Brigata Pistoia) il 5 giugno 1917.
Trasferito alla 10a Compagnia del 9° Reggimento Bersaglieri Ciclisti il 6 luglio 1917.
Prigioniero il 29 ottobre 1917 sul fronte isontino durante la XII Battaglia dell'Isonzo e il successivo ripiegamento al Piave nel tentativo di arginare l'avanzata nemica nei pressi di Orsaria lungo il corso del Natisone.
Morto il 14 agosto 1918 nel campo di prigionia di Gottingen (Germania) per malattia. → PRIGIONIERI DI GUERRA
Prima sepoltura nel locale cimitero.
Traslato nel Cimitero Militare Italiano d'Onore di Colonia (Germania), Settore sinistro, fila n. 9 tomba n. 95.
NOTE
Nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, Gasparin Giorgio risulta appartenente all' 11° Reggimento Bersaglieri.
Tale informazione non è presente sul Foglio Matricolare e appare incongrua anche con i movimenti dell'11° Bersaglieri il quale, confluito nella 2a Brigata Bersaglieri operava, assieme al 7° Reggimento Bersaglieri, sul fronte dolomitico e, durante il ripiegamento al Piave successivo ai fatti di Caporetto, stava ridiscendendo verso Belluno avendo abbandonato le precedenti posizioni solo il 7 novembre.
Cronologia delle operazioni al fronte dei reparti nel periodo durante il quale prestò servizio Gasparin Giorgio:
35° Reggimento Fanteria (Brigata Pistoia)
- Fronte isontino - Settore Flondar - Hermada - Medeazza (7 - 13 giugno 1917)
9° Reggimento Bersaglieri - Battaglione Ciclisti (10^ Compagnia)
- Fronte isontino - Valli del Natisone - Zoppola - Orsaria (27 ottobre - 8 novembre 1917) prigioniero del nemico VAI AL MOMENTO STORICO
Dal Diario di Guerra del 1917 del Battaglione Ciclisti - 9° Reggimento Bersaglieri
"L'offensiva austro-tedesca trova il battaglione a Zoppola, donde si sposta il 28 ottobre, diretto prima a Palmanova e poi a Trivignano (4a Divisione).
Compito assegnato ai battaglioni ciclisti è quello di prendere contatto col nemico lungo le valli defluenti al piano, per ostacolarne l'avanzata. Al IX è affidata la valle del Natisone.
Esso, lasciata una compagnia a Trivignano, si porta a Percotto, donde spinge una compagnia ad Orsaria, che prende contatto col nemico, mentre la terza tiene il ponte di Percotto. Il 29 ha ordine di portarsi a Lestizza e di lì è inviato a Pozzuolo del Friuli, con l'ordine di scacciare il nemico che ha occupato le collinette circostanti. Per assolvere tale compito dirige una compagnia verso Terenzano ed una verso Carpeneto; esse attaccano alla baionetta l'invasore e riescono a fugarlo.
Il battaglione è poi spinto a Martignacco, per costituire una difesa a nord del canale di Ledra ed impedire al nemico di puntare al ponte di Bonzicco. Ma, appena l'avanguardia sta per raggiungere Pasian Schiavonesco, è fatta segno a vivo fuoco di fucileria e più forte resistenza incontra subito a nord del paese, ove deve sostenere violenti combattimenti.
Il 30, il nemico tenta da Nespoledo e da Orgnano, un aggiramento che il battaglione sventa, ritirandosi, combattendo, su Sclaunicco, ove si ingaggia una lotta furiosa. La superiorità delle forze degli attaccanti consiglia il battaglione a retrocedere fino a Lestizza, ma un successivo ordine lo invia a Rivolto, a sbarrare le provenienze da Udine. Dopo una nuova accanita resistenza si porta sulla strada Lonca - Bertiolo.
Il 31, guada lo Stella ed oppone una nuova difesa sul detto fiume. Il 1° novembre passa il Tagliamento al ponte di Madrisio e prosegue per Trivignano. Dopo successivi trasferimenti a Conegliano, Codogne, Aviano, S. Foca, il 5 è a S. Quirino. Di lì è inviato al ponte del Giulio, sul Cellina, per tenere il possesso durante il ripiegamento dei riparti che operano fra il Meduna ed il Cellina (2a Divisione di cavalleria). Assolto il compito, si porta a S. Leonardo, che ha ordine di sistemare a difesa. Dopo aver resistito alla violenta pressione del nemico, all'alba del 6 novembre, si porta ad Aviano ed a Castello d'Aviano; inflitte nuove perdite all'avversario, raggiunge Belvedere. Il 7 per Fiaschetti e Godega arriva a Bibano. L'8 è a Pianzano ed a Collabrigo, ove oppone una resistenza sul Monticano. Il 9 per Povegliano si trasferisce a Merlengo, il 10 a Paese."
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 365 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO