Lazzaro Sante - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Lazzaro Sante
20 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 28 ottobre 1897.
Figlio di Antonio e Murer Maria.
Contadino.
Arruolatosi volontario per la ferma di tre anni presso la Legione Allievi della R.Guardia di Finanza il 13 marzo 1916.
Nominato Guardia di terra e assegnato al I° Battaglione Mobilitato della Legione Territoriale di Torino il 1° agosto 1916.

Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 20 agosto 1916.
Prigioniero di guerra nel fatto d'armi nella linea Vodice - Monte Santo il 24 ottobre 1917. → VAI AL MOMENTO STORICO
Morto per malattia il 17 febbraio 1918 nel campo di prigionia di Somorja [oggi Šamorin in Slovacchia]. → PRIGIONIERI DI GUERRA
Sepolto nell'adiacente cimitero nel riquadro militare, tomba 894.
NOTE
Nell'Albo d'Oro dei caduti della Prima guerra mondiale è inserito come Lazzaro Santo.
La Regia Guardia di Finanza partecipò alla Prima Guerra Mondiale con un proprio contingente inquadrato in 18 battaglioni mobilitati e 4 compagnie autonome. Questi reparti furono impiegati sul fronte trentino, in Carnia, sull'Isonzo, sul Carso ed in Albania. Altri “distaccamenti speciali”, invece, erano costituiti da finanzieri dei reparti di confine posti a disposizione dei reparti del Regio Esercito in prima linea, con compiti informativi e di esplorazione.
I battaglioni del Corpo dipendevano, di solito, direttamente dai corpi d'armata e venivano distaccati di volta in volta ai comandi di divisione per l'impiego in prima linea. Il rimanente personale fu impiegato sul territorio nazionale con compiti volti a garantire sicurezza e legalità interna, per gli ordinari compiti di servizio e nella difesa costiera, in Libia e nelle isole del Mar Egeo.
Lazzaro Sante fu assegnato al I° Battaglione Mobilitato della Regia Guardia di Finanza, che nel periodo agosto 1916, ottobre 1917 fu impiegato sul fronte isontino con compiti tipici dell'arma.
Nell’ XI Battaglia dell’Isonzo, il battaglione fu impiegato nell’area affidata alla 2a armata con importanti servizi nelle retrovie comunque onerosi e pericolosi e prolungati nei mesi successivi alla battaglia. Successivamente, e fino agli eventi di Caporetto, rimase nella zona di Gorizia dove fu impegnato in azioni di retroguardia e di coordinamento delle febbrili operazioni di ripiegamento. Fu in quei momenti drammatici per il nostro esercito che Lazzaro Sante fu fatto prigioniero degli austro ungarici.

PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 412 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO
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