Bettiol Giuseppe - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Bettiol Giuseppe
39 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 12 maggio 1878.
Figlio di Pietro e Pulito Luigia.
Calzolaio.
Chiamato alle armi per mobilitazione e giunto al Distretto Militare di Genova il 15 novembre 1916.
Assegnato all' 81° Battaglione Milizia Territoriale il 20 novembre 1916.


Trasferito al Deposito del 90° Reggimento Fanteria (Brigata Salerno) il 20 febbraio 1917.

Trasferito al 138° Reggimento Fanteria (Brigata Barletta) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 5 maggio 1917.

Disperso in combattimento nei pressi di Castagnevizza del Carso come da dichiarazione d'irreperibilità del 29° Fanteria (Deposito) il 23 maggio 1917.
NOTE
  • Sul Foglio Matricolare la dichiarazione di irreperibilità è stata rilasciata dal 29° Fanteria (Deposito) perché la Brigata Barletta, 137° e 138° Reggimento Fanteria, fu costituita, per il Comando di Brigata e il 138° Reggimento, trasferendo uomini dal Deposito del 29° Fanteria (Brigata Pisa) e il 137° Reggimento trasferendo uomini dal Deposito del 14° Fanteria (Brigata Pinerolo).
  • Probabilmente traslato tra gli ignoti al Sacrario di Redipuglia dove furono tumulate tutte le salme provenienti dal primo Ossario di Castagnevizza.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Bettiol Giuseppe:

138° Reggimento Fanteria (Brigata Barletta)



Dal Diario Di Guerra del 1917 della Brigata Barletta (137° e 138° Reggimento).

"Fino al 10 maggio la brigata alterna turni di linea e di riposo, mantenendo la sua consueta attività aggressiva con frequenti colpi di mano, fra i quali è degno di rilievo quello compiuto il 23 aprile contro il posto nemico N° 3 che viene occupato colla cattura dei difensori; ma il nemico il 25 lo riconquista con un fulmineo contrattacco.
L'11 maggio la brigata, prima che abbia ultimato il consueto suo turno di riposo, è richiamata in linea per partecipare, dimostrativamente, all'azione iniziata dalla 21a e 22a Divisione. Il 15, un gruppo di arditi del 138° occupa di sorpresa il posto nemico detto "delle coperte" catturando il presidio.
Il 23, intensificatasi l'azione, le truppe della "Barletta" scattano dalla posizione di attesa e, superate le antistanti trincee avversarie, raggiungono e sorpassano il caseggiato di Castagnevizza, ma un violento contrattacco nemico ed il mancato appoggio delle unità laterali obbligano le valorose truppe a ripiegare sulle posizioni di partenza.
Il giorno 24 l'attacco è ripreso ed è ancora una volta raggiunto il saliente di Castagnevizza ma, non essendo migliorata la situazione dei reparti laterali, quelli della "Barletta" ripiegano una seconda volta sulla linea di partenza. Soltanto questi ultimi due giorni di lotta costano alla brigata la perdita di 87 ufficiali e 2606 militari di truppa, ma la loro condotta è tale da meritare la citazione sul bollettino del Comando Supremo ed una speciale menzione nella motivazione della medaglia di argento concessa, alla bandiera del 138°."

« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »  
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 76 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO
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