Cavallin Giovanni
26 anni.
Nato a Quinto di Treviso l' 8 settembre 1890.
Nato a Quinto di Treviso l' 8 settembre 1890.
Figlio di Giuseppe e Vedelago Maria.
Contadino.
Chiamato alle armi in seguito alla Circolare Ministeriale N. 555/10 del 6-5-1915 e presentatosi al Deposito del 55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) il 14 maggio 1915.
Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 23 maggio 1915.
"Trattenuto alle armi per mobilitazione in base all'Articolo 133 del Testo Unico delle leggi sul reclutamento del Regio Esercito dal 14 novembre 1915."
Assegnato alla 116a (bis) Compagnia Mitragliatrici Fiat.
Morto il 3 giugno 1917 per ferite riportate in combattimento sulle pendici del Sober nei pressi di Vertoiba sul fronte isontino durante la X Battaglia dell'Isonzo. → VAI AL MOMENTO STORICO
NOTE
- Nell'Albo d'oro dei Caduti della prima Guerra Mondiale risulta essere nato il 10 novembre 1890.
- Sul Foglio Matricolare e nell'Albo d'Oro, Cavallin Giovanni risulta essere in forza alla 116a Compagnia Mitragliatrici Fiat, ma tale compagnia, nel giugno del 1917, era dislocata a Selva e in forza alla 51a Divisione. Le informazioni sul luogo della morte ("Sober N. 2 Galleria - N. 6"), indicano, invece, il luogo dove era schierata la "116a bis" (assegnata alla Brigata Treviso) impegnata nei combattimenti di Monte Sober e, nel dettaglio, a Quota 95 e nelle postazioni denominate Sober 1 - 2 - 3 - 4.
- I caduti del 116° Reggimento Fanteria (Brigata Treviso), cui era assegnata la compagnia mitragliatrici, caduti sul Sober in quel periodo furono traslati al Sacrario di Oslavia dove, probabilmente fu tumultato, tra gli ignoti, anche Cavallin Giovanni.
All'atto dell'entrata dell'Italia in guerra, era organicamente assegnata ad ogni battaglione, sia di fanteria che di bersaglieri, una sezione mitragliatrici equipaggiata con il tipo Maxim Mod. 1911. Durante il periodo della guerra vennero apportati ai reparti mitraglieri successivi incrementi di personale e tipo di arma:
- Assegnazione organica di quattro armi per ogni battaglione di fanteria e sue specialità;
- Assegnazione ad ogni battaglione di fanteria e sue specialità di una compagnia mitragliatrici;
- Costituzione di reparti, uno con mitragliatrici Fiat in Brescia ed uno con mitragliatrici Saint-Étienne a Torino, alle dipendenze del Comando supremo militare italiano, con il compito di costituire ed istruire nuovi reparti e tenere in vita quelli già esistenti.
Nel 1916 venne distribuita ad ogni compagnia di fanteria e sue specialità una sezione, ovvero due armi di pistole mitragliatrici FIAT Mod. 1915 Villar Perosa.
Durante il periodo della guerra tutto venne modificato secondo le esigenze del momento ed anche dall'incremento di nuove armi tecnologicamente più avanzate. Caratteristica dei nuovi battaglioni doveva essere il rilevante numero di mitragliatrici con la specializzazione leggere e pesanti e con compiti ben distinti ed integrantesi con i reparti di assegnazione. La mobilità ed intercambiabilità delle compagnie mitraglieri rende, se si ignora il numero della compagnia, problematica la loro collocazione sullo scenario bellico. Di Cavallin Giovanni, pur disponendo dell'informazione circa l'appartenenza alla 116a bis Compagnia Mitragliatrici, non conosciamo la data precisa dell'assegnazione a tale reparto impedendoci, così, di seguire i suoi movimenti sullo scenario bellico precedentemente la data della morte.
« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 183 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO