Biasuzzi Giovanni - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Biasuzzi Giovanni Angelo
27 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 22 giugno 1890.
Figlio di Giuseppe e Brunello Antonia.
Contadino.
Chiamato alle armi per mobilitazione, con il R. D. del 22-5-1915 Circ. N. 370 del 1915 e 223 del 1916 del G. M., il 16 aprile 1916.
Giunto presso il 13° Reggimento Cavalleggeri Monferrato e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 16 aprile 1916.

Inviato alla Scuola Bombardieri il 6 marzo 1917.
Assegnato alla 47° Sezione Bombardieri il 1° aprile 1917.

Prigioniero di guerra, durante il ripiegamento al Piave, il 24 ottobre 1917. → PRIGIONIERI DI GUERRA
Morto presso il campo di prigionia di Marchtrenk (Austria) il 6 marzo 1918.
Sepolto nell'adiacente cimitero. Tomba n. 532.
NOTE
  • Sul Foglio Matricolare risulta essere deceduto il 6 agosto 1918. La data del 6 marzo appare, invece, non solo sull'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale ma anche sull'elenco redatto presso il campo di prigionia austriaco. La discordanza potrebbe essere causata da un'errata lettura della comunicazione giunta al proprio reparto o, più semplicemente, alla data di trascrizione, sul foglio del decesso.

  • Biasuzzi Giovanni durante il servizio di leva, dal novembre del 1910 al gennaio 1913, prestò servizio presso altri due Reggimenti di Cavalleria.
Il 24° - Cavalleggeri di Vicenza (27 novembre 1910);
ed il 29° - Cavalleggeri di Udine (27 gennaio 1913);
La foto si riferisce a questo periodo, quindi antecedente alla guerra, e lo si comprende dal colore delle mostrine su fondo chiaro.
Alla vigilia della Prima guerra mondiale la Cavalleria italiana raggiunse il massimo numero di reggimenti che, però, durante la guerra furono quasi completamente appiedati e gran parte dei soldati assegnati ad altre armi. Nel 1917, però, durante le concitate fasi del ripiegamento al Piave del nostro esercito, la cavalleria riprese il proprio ruolo ed intervenne, con slancio eroico, a protezione degli altri reparti in ritirata. Celebri le due battaglie sul Tagliamento e di Pozzuolo del Friuli che provocarono la perdita di circa metà dei cavalleggeri. La Cavalleria fu protagonista anche nel 1918 con la difesa della linea del Piave e la risolutiva carica di San Pietro Novello a Monastier, guidata dal Conte Gino Augusti dei Lancieri di Milano, che portò alla riscossa di Vittorio Veneto.

Nel corso della Prima guerra mondiale il 13° Reggimento di Cavalleria (Cavalleggeri di Monferrato) fu destinato inizialmente al servizio di esplorazione con l'impiego di un suo squadrone lungo la linea del fronte carnico e, con altri reparti, sul fronte isontino e, soprattutto, sul Carso. Successivamente impegnò i suoi reparti mitraglieri appiedati, distinguendosi nel combattimento del 10 ottobre 1916 contro la quota 77 di Monfalcone.

PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 82 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO
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