Gagliazzo Giovanni - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Gagliazzo Giovanni
40 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 22 marzo 1877.
Figlio di Angelo e Bonaventura Teresa.
Barcaiolo.
Chiamato alle armi per mobilitazione, giunto in territorio dichiarato in stato di guerra e assegnato alla Milizia Territoriale presso il 4° Reggimento Genio, Brigata Pontieri in Venezia, il 24 maggio 1915.

Morto presso l'Ospedale da Campo N. 240 a Mestre  per ferite riportate in combattimento il 27 gennaio 1918. VAI AL MOMENTO STORICO
NOTE

  • Molti dei deceduti presso i vari ospedali da campo sparsi nella terraferma nei dintorni di Venezia furono traslati presso il Sacrario di Asiago. Nel registro del Sacrario, contenente i nomi dei Caduti lì tumulati, abbiamo trovato "Gagliozzo" Giovanni esumato da Mestre. Si tratta, con ogni probabilità, del nostro Gagliazzo Giovanni tumulato nella tomba  5269.
  • Nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, Gagliazzo Giovanni risulta essere nato il 24 marzo.
Nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, Gagliazzo Giovanni risulta in forza all' 8° Reggimento del Genio Militare.
Il passaggio a questo reparto non è annotato nel Foglio Matricolare. Tuttavia non è una incongruenza dal momento che nel Genio Pontieri (4° Reggimento) confluivano anche le Compagnie dei "Lagunari".
In tempo di pace, erano alle armi 2 compagnie operanti per il trasporto delle truppe nella laguna di Venezia, durante il 1915 divennero 3 e disimpegnarono lavori fluviali sul Po, nella laguna di Marano, Grado, sui laghi Maggiore, Garda e Idro. Durante la guerra il numero dei "Lagunari" crebbe fino a rendere necessaria la costituzione di un Reggimento Lagunari ( 8° ).

Fino al maggio del 1915, prima della mobilitazione generale, l’arma del Genio, presieduta da un Ispettorato generale, era suddivisa in due reparti: genio delle costruzioni e genio delle truppe. Al servizio delle truppe erano preposti 2 comandi d’arma che inquadravano i vari reggimenti del genio:
  • 1° Reggimento Genio zappatori con sede a Pavia
  • 2° Reggimento Genio zappatori con sede a Casale Monferrato
  • 3° Reggimento Genio telegrafisti con sede a Firenze
  • 4° Reggimento Genio pontieri e lagunari con sede a Piacenza
  • 5° Reggimento Genio minatori con sede a Torino
  • 6° Reggimento Genio ferrovieri con sede a Torino
Il materiale era trasportato con traino misto animale ed automobile. Al momento della battaglia di Vittorio Veneto, erano operative 26 compagnie pontieri, raggruppate in 6 battaglioni.

Il 4° Reggimento Genio Pontieri, nel quale fu arruolato Gagliazzo Giovanni, nel 1915, era organizzato su 12 compagnie ma divennero, ben presto, 16 per lo sviluppo delle operazioni di attraversamento dell’Isonzo oltre ad essere impiegati in tutti gli altri fronti.
Fino al 1915 i Pontieri non parteciparono ad alcuna operazione bellica ma prestarono valida opera di soccorso in occasione di calamità naturali. Ma, a partire dalle prime battaglie sull'Isonzo, gran parte dei militari del genio furono, all'occorrenza, impiegati anche in battaglia.
Nel corso della guerra i Pontieri parteciparono a tutte le operazioni di forzamento dei corsi d’acqua, dall’Isonzo al Piave e sui fronti degli altipiani,  ben meritando la menzione del loro tributo di valore e di sangue nel testo della motivazione della medaglia d’oro concessa all’Arma del Genio: "…. gettando per ogni ponte una superba sfida al nemico …..".
I Pontieri concorsero inoltre, dopo Caporetto, al ripiegamento della 3a Armata dall’Isonzo al Piave gettando gli indispensabili ponti sul Torre e sul Tagliamento.
Dal ruolo matricolare di Gagliazzo Giovanni, non abbiamo recuperato l'informazione circa la compagnia di appartenenza che, nei reparti del Genio, risulta indispensabile per collocare il militare nello scenario bellico.


PRESENTE A PAGINA 354 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO
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