Gasparin Giuseppe - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO
I C A D U T I
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Gasparin Giuseppe
27 anni.
Nato a Quinto di Treviso il 18 giugno 1888.
Figlio di Fortunato e Lazzaro Luigia.
Operaio.
Chiamato alle armi, in seguito alla Circolare Ministeriale N. 555/10 del 6-5-1915, il 10 maggio 1915.
Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 23 maggio 1915.
Morto per enterite specifica a Langoris di Cormons, nella Villa Baroni Locatelli adibita ad Ospedale da Campo N. 230, il 19 novembre 1915. → MALATTIE DI GUERRA
NOTE

  • Nell'Albo d'Oro, la data di morte è dell' 11 novembre diversamente da quella, 19 novembre, indicata nel Foglio Matricolare.
  • Le salme dei soldati deceduti presso l'ospedale da campo n. 230 sono state riesumate successivamente alla fine del conflitto e traslate nel Sacrario di Oslavia nel cosiddetto "Torrione Langoris". Per i caduti dei primi mesi di guerra il periodo trascorso dalla prima sepoltura alla riesumazione non consentì, in moltissimi casi, l'identificazione certa delle salme. I documenti individuali, redatti in fogliettini di carta racchiusi nelle piastrine metalliche, non poterono superare la prova del tempo e delle sepolture improvvisate e, dopo Caporetto, molti documenti, registri ed elenchi andarono smarriti o distrutti. Lo sforzo condotto dalle istituzioni per ridare un nome alle decine di migliaia di salme sepolte in innumerevoli piccoli cimiteri di guerra, molte volte rapidamente abbandonati sotto la spinta degli eventi bellici, si confrontò, ovviamente, con la carenza di informazioni. Gli errori di trascrizione furono inevitabili e molti dei nostri caduti persero il legame con il filo della memoria. Oggi, con le recenti disponibilità tecnologiche, ci è possibile generare degli algoritmi di ricerca che considerano anche le varianti interpretative di quanto letto nei resti dei dati contenuti nelle logore piastrine. Questo nuovo metodo di ricerca ci ha permesso, infine, di formulare nuove ipotesi. Ed ecco che allora, sulla lapide della tomba 622 nel Torrione Langoris nel Sacrario di Oslavia, abbiamo rinvenuto la tomba di Gasperini Giuseppe, riesumato dal cimitero di Langoris e carente di ogni altra informazione ma, probabilmente, riferita proprio al nostro Gasparin Giuseppe. La successiva ricerca in tutti i volumi dell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, ci ha dato modo di verificare che ogni altro Gasperini Giuseppe, censito, non ha alcun legame con il Gasperini di Oslavia per evidenti inconciliabilità con la data o con il luogo della morte. Con molta probabilità e con inevitabile emozione siamo quasi certi, infine, nell'affermare che le spoglie del nostro Giuseppe si trovano nel Sacrario di Oslavia assieme ad altre migliaia di ragazzi che, nell'infuriare delle dodici Battaglie dell'Isonzo, persero la vita durante gli anni terribili del grande conflitto.
Cronologia delle operazioni al fronte del reparto nel periodo durante il quale prestò servizio Gasparin Giuseppe:

Per quanto riguarda il reparto di appartenenza di Gasparin Giuseppe, sul suo Foglio Matricolare non ci sono indicazioni relative al periodo bellico.
Ci sono le informazioni delle precedenti chiamate:
67° Reggimento Fanteria (Brigata Palermo) dal 28 ottobre 1908;
  
55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) dall' 8 marzo 1909.
  
È verosimile che Gasparin Giuseppe, all'atto del richiamo del 1915, sia stato riassegnato a quest'ultimo reggimento. Infatti, nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, è indicato come appartenente al 55° Reggimento Fanteria.
Anche nella fotografia le mostreggiature da bavero sono chiaramente quelle della Brigata Marche.

55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche)
  • Fronte dolomitico - Settore Auronzo [Cadore] - Sottosettore Ansiei - Lavaredo - M. Popena (24 maggio -  12 ottobre 1915)
  • Fronte isontino - Settore del Monte Sabotino (31 ottobre - 2 novembre 1915)
  • Fronte isontino - Vallone di Dol - Monte Sabotino - Oslavia (29 ottobre - 11 novembre 1915) † VAI AL MOMENTO STORICO

PRESENTE SUL MONUMENTO AI CADUTI
E A PAGINA 365 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO
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