Zanata Angelo
41 anni.
Nato a Quinto di Treviso l' 11 luglio 1876 .
Nato a Quinto di Treviso l' 11 luglio 1876 .
Figlio di Francesco e Granello Domenica.
Facchino.
Sul Foglio Matricolare N. 2347 si legge:
"Soldato di leva 3^ categoria classe 1876 Distretto di Treviso e lasciato in congedo illimitato il 18 luglio 1896.
Dispensato dalla chiamata alle armi per mobilitazione siccome impiegato nell'Associazione della Croce Rossa Italiana lì 29 agosto 1914.
Chiamato in servizio nelle Unità Mobilitate della C.R.I. (N. 8293 del Ruolo C.R.I.) lì 23 maggio 1915." → LA SANITÀ MILITARE
Deceduto a Reggio Calabria, per infortunio, il 26 settembre 1917.
NOTE
- Nell'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, il cognome è ZANATTA.
- Esiste la possibilità di ricostruire gli spostamenti di un militare conoscendo il reparto di appartenenza. Ospedali di guerra, ospedali e ospedaletti da campo, ambulanze chirurgiche e sezioni di sanità hanno provveduto alla redazione dei propri registri e conosciamo i luoghi dove hanno operato. Purtroppo, però, per il nostro Angelo Zanatta non siamo riusciti a recuperare questa informazione che, dovrebbe trovarsi sul Ruolo Matricolare gestito dalla C.R.I. e che, al momento, non abbiamo ancora potuto consultare. Finora, le uniche notizie sono state desunte dalle poche righe redatte sul suo Foglio Matricolare Militare N. 2347 e, per quanto riguarda il decesso, dall'Albo d'Oro dei Caduti della Prima Guerra Mondiale.
Durante la Prima Guerra Mondiale, il soccorso ai feriti sul campo di battaglia fu svolto anche dal personale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, nato dalle Squadriglie di Soccorso attive dal 1864 e formalmente costituito il 1° giugno 1866, e dal Corpo delle Infermiere Volontarie, costituito nel 1908. Questi due corpi formarono una formidabile “Armata del Soccorso” che operò incessantemente dal 24 maggio 1915 fino al 4 novembre 1918, e anche successivamente, per aiutare i militari a tornare alla normalità, curare le popolazioni civili nei territori devastati dalla guerra e assistere i numerosi soldati malati.
Un ruolo fondamentale fu svolto anche dalle Dame delle sezioni femminili, che integrarono l’opera delle Componenti Militari della Croce Rossa Italiana (C.R.I.) con grande importanza.
Durante la Prima Guerra Mondiale, la Croce Rossa Italiana (C.R.I.) mobilitò tutte le sue unità da guerra, che includevano:
Posti di Soccorso ferroviario;
Ospedali da Guerra da 50, 100 e 200 letti;
Ambulanze attendate;
Ospedali Chirurgici Mobili;
Ambulanze fluviali e lagunari;
Sezioni di Sanità;
Gruppi Chirurgici Avanzati;
Bagni doccia;
Servizi radiologici mobili;
Servizi Odontoiatrici Mobili;
Ospedali Territoriali;
Servizi di trasporto automobilistico d’urgenza;
Magazzini Generali e di Rifornimento;
Depositi di Personale.
Per tutte queste unità, furono mobilitati 31.008 uomini e donne della C.R.I., suddivisi in:
2.539 Ufficiali medici;
318 Ufficiali farmacisti;
630 Ufficiali d’amministrazione;
349 Cappellani;
14.650 Sottufficiali e militi;
8.400 Infermiere volontarie;
4.122 civili aggregati.
Le perdite umane furono significative e dolorose per la C.R.I.:
15 Ufficiali e 30 uomini di truppa morirono per fatto d’armi;
86 Ufficiali, 43 Infermiere volontarie e 254 uomini di truppa morirono per ferite e malattie contratte in servizio;
18 Ufficiali, 1 Infermiera volontaria e 118 uomini di truppa rimasero gravemente feriti;
23 Ufficiali, 3 Infermiere volontarie e 11 uomini di truppa furono fatti prigionieri;
4 Ufficiali e 16 uomini di truppa risultarono ufficialmente dispersi.
« ET NOMEN VNA CVM SANGVINE PRO PATRIA DEDIMVS »
( e con il sangue anche il nome dedicammo alla Patria )
PRESENTE A PAGINA 793 DELL'ALBO D'ORO DEI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE - VOLUME XXVI - VENETO