Il 6° Gruppo Udine fu inviato nella zona di Tolmino, sul fronte dell'Isonzo, mentre la batteria di Antonio, appartenente al Gruppo Conegliano, fu inviata in supporto al Battaglione Alpini Borgo San Dalmazzo in Carnia.
Antonio giunse in zona di guerra, sul fronte Carnico, agli inizi di giugno.
LE COPIE DEL "CORRIERE DELLA SERA" RIPORTANO, VEROSIMILMENTE, L'ANNUNCIO DELL'ENTRATA IN GUERRA DELL'ITALIA A FIANCO DELLA TRIPLICE INTESA.
RICONOSCIAMO: VITTORIO SCABORO (SECONDO DA SINISTRA NELLA FILA SUPERIORE), ANTONIO MARANGON (TERZO DA SINISTRA NELLA FILA SUPERIORE),
IL CUGINO GIUSEPPE (SECONDO DA DESTRA NELLA FILA INFERIORE), FIORAVANTE LAZZARO (TERZO DA DESTRA NELLA FILA INFERIORE).
LA LOCALITÀ NON È NOTA.
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[conc. Mario Marangon]
Sostanzialmente la menzione, verificata dalla prevista commissione, fu riconosciuta e adottata. Abbiamo evidente prova, desunta da una lettera inviata al Capitano Forfori dal padre di Antonio, Luigi, e datata 13 gennaio 1916, che già a quella data Antonio Marangon era stato insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Le spoglie, riesumate nel 1936, furono traslate nel sacrario di Timau dove riposano altri 1763 soldati italiani caduti sul fronte dell'alto But.
Nonostante il conferimento della decorazione al Valor Militare, fosse avvenuto già alla fine del 1915, non v’è traccia di detta onorificenza come iscrizione sottostante il nome di Antonio nel Sacrario di Timau.