LA LETTERA
Illustrissimo Signor Capitano,
perdonerà se ancora una
volta mi prendo la libertà di
scriverle qualche riga. Me ne
vuole? Sento di esserle tanto
obbligato per l'affetto ch'ella
ha avuto e dimostrato pel
figlio mio Marangon
Antonio, e per questo
non posso far tacere il mio
povero cuore. Io per lei serberò
sempre gratitudine stima memoria e
pregherò il Signore affinchè
l'abbia a proteggere di continuo
d'ogni pericolo. Il figlio mio che ormai ho
perduto inesorabilmente,
e che mai mai non posso
dimenticare, fu ormai
promosso tra i valorosi che...
... meritarono la medaglia d'argento
al valor militare. So che tale
promozione gli è venuta
per sua iniziativa e per suo
interesse o illustrissimo Signor
Capitano, ed io la ringrazio
con tutto il cuore, e mi dichia-
ro a lei per semre debitore.
Perdoni questa mia confi-
denza per la quale mi sono
permesso di scriverle e mi
compatisca.
La prego poi d'accettare coi
miei migliori auspici e
ringraziamenti, i senti-
menti tutti di riconoscenza
e gratitudine di tutta
intiera la mia famiglia.
Con rispetto mi segno
Suo affezionatissimo,
Marangon Luigi
Quinto di Treviso
lì 13/1/1916
LUIGI MARANGON E ROSA BRAVIN
GENITORI DI ANTONIO