VIII SQUADRIGLIA CAPRONI |
Il reparto fu costituito nel marzo del 1916 sul campo volo di Comina (Friuli-Venezia Giulia) inquadrato nel Comando Battaglione Aviatori. In aprile giunsero i primi tre Caproni. Da Comina partirono diverse missioni di bombardamento e, tra queste, anche una su Fiume per colpire il silurificio Whitehead.
Il 13 settembre parteciparono al bombardamento del cantiere idrovolanti di Trieste.
Ai primi di dicembre la Squadriglia disponeva di 4 Caproni, un osservatore, 3 mitraglieri e 8 piloti tra i quali i Tenenti Luigi Gori e Maurizio Pagliano.
Proprio con Pagliano e Gori, nel ruolo di osservatore, Gabriele D'Annunzio partecipò ai bombardamenti notturni di Pola il 3, il 4 e l' 8 agosto del 1917.
UN CAPRONI CA.3 IN ATTERRAGGIO
Dopo alcune missioni nell'ambito della Battaglia di Caporetto la Squadriglia ripiegò a San Pelagio (Due Carrare) nei pressi di Padova.
Da quel campo di volo eseguirono numerose missioni di bombardamento al rientro delle quali, in alcune occasioni, si resero necessari degli atterraggi al campo di volo di San Bernardino a Quinto di Treviso.
Nella fase finale del conflitto la Squadriglia disponeva di 4 Caproni, 2 osservatori, 3 mitraglieri e 7 piloti tra cui due americani dell'American Expeditionary Force.
I piloti statunitensi dell'American Expeditionary Force furono addestrati in due località Italiane. Una, presso il Lago di Bolsena, specifica per i piloti dell'US Navy, destinati agli idrovolanti che operavano in reparti misti sul Mare Adriatico. L'altra, a Foggia, per i piloti dell'aviazione dell'esercito dell'American Expeditionary Force (AEF) Air Service.
I piloti americani, addestrati a Foggia, furono soprannominati "The Foggiani" o, in omaggio al loro comandante, "Fiorello's Foggiani" e, destinati ai reparti di bombardamento furono istruiti sui Caproni Ca.33. Tra i numerosi aspiranti piloti, 75 furono aggregati ai reparti italiani sul fronte austriaco. Si costituirono degli equipaggi misti che, in breve, divennero una costante presso le squadriglie di bombardieri. Anche gli aviatori americani pagarono il loro tributo di sangue durante le numerose azioni compiute sui nostri cieli.
Il trimotore Caproni si guadagnò ben presto il favore dei piloti statunitensi per la sua manovrabilità e robustezza. Tra i suoi estimatori anche il Maggiore Fiorello La Guardia, figlio di immigrati italiani (padre foggiano e madre triestina), deputato al Congresso degli Stati Uniti d'America e dal 1934 sindaco di New York per 3 volte, che comandò il personale dell'AEF in Italia.
American Expeditionary Force
per gentile concessione della Commissione Americana
per il centenario della Prima Guerra Mondiale
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