L' INESPUGNABILE MRZLI
Mrzli, Merzli, Mrzlwrick, Smerli, nome storpiato nelle cronache, evocato quasi come una maledizione, divenne sinonimo di posizione impossibile, tanto da gettare nello sconforto anche ufficiali esperti, come un capitano della brigata Salerno che, prima di far ritorno in linea perde il controllo e di fronte ai suoi uomini:
"... urla ad un tratto, rosso e congestionato come un forsennato: non voglio esserci sullo Smerli, non ho voglia di morire senza scopo senza ottener nulla; perché lo Smerli non si prende: son sei mesi che siamo a battere e battere su questo chiodo di ferro e di morte. Più in là non si va: la vetta non si piglia."
(tratto dal libro: "Da Tolmino a Caporetto lungo i percorsi della grande guerra tra Italia e Slovenia" di Marco Mantini)
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