Mediterraneo - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO - 1940 / 1945
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Gli sbarchi sulle Isole
Operazione Corkscrew - 1943

Dopo la sconfitta e la resa delle forze italo tedesche in Africa settentrionale, tra l'11 e il 12 maggio 1943, si era aperto, per gli anglo americani, la porta di accesso alle coste italiane meridionali con la possibilità di elaborare il piano di massima per l'invasione della Sicilia, denominata "Operazione Husky", compresa la data, 10 luglio, e la zona dello sbarco.
In previsione dello sbarco fu avviata un'altra serie di azioni militari preparatorie volte all'eliminazione delle difese italiane poste sulle isole a sud della Sicilia: Pantelleria, Lampedusa, Linosa e Lampione.


L'ISOLA DI PANTELLERIA

Queste azioni rientravano nel programma dell'Operazione Corkscrew e miravano soprattutto all'occupazione dell'isola di Pantelleria, la più grande e la più difesa, provvista di porto e aeroporto il cui controllo era fondamentale per la successiva fase di invasione della Penisola.
Nei giorni antecedenti l'inizio delle operazioni l'aviazione anglo americana avviò una massiccia attività volta ad ottenere il controllo dello spazio aereo in tutto il Mediterraneo meridionale.
L'operazione Corkscrew iniziò il 9 maggio 1943 con il primo violento bombardamento sull'isola di Pantelleria.
La guarnigione italiana disponeva di più di 11 mila uomini asserragliati in casematte e di 21 batterie di cannoni e oppose una tenace resistenza che si protrasse per più di un mese nonostante gli incessanti bombardamenti aerei e navali che rovesciarono sull'isola più di seimila tonnellate di bombe.


BOMBARDAMENTI SULL'ISOLA DI PANTELLERIA

Pantelleria era, difatto, ormai isolata per effetto della supremazia aerea inglese e del blocco navale che impediva il soccorso e l'invio di rinforzi dalla Sicilia.
Coraggiose missioni aere dei nostri piloti incontrarono un insuperabile sbarramento ad opera dei caccia nemici e molti dei nostri velivoli non rientrarono alle rispettive basi.

L'11 giugno, una brigata di fanteria inglese, a bordo di mezzi anfibi portò l'assalto definitivo al presidio italiano di Pantelleria che, fiaccato da un mese di bombardamenti e ormai quasi privo di provviste e munizionamento, fu costretto alla resa.
Nella notte dello stesso giorno anche Lampedusa fu sottoposta ad un intenso fuoco aeronavale, che portò il giorno seguente la guarnigione ad accettare la resa.
La caduta di Pantelleria e Lampedusa consentì agli anglo americani di eliminare ogni possibile minaccia al naviglio inglese in transito nella zona, e il possesso delle due basi garantì alle forze aeree un più efficace controllo del Mediterraneo, potendo quindi concentrare più tranquillamente gli sforzi verso lo sbarco in Sicilia che, già da qualche giorno stava subendo bombardamenti aerei sulle città di Catania e Palermo.
Il 13 giugno, si arrese anche la guarnigione italiana sull'isola di Linosa, e il giorno seguente alcune unità della marina inglese conquistarono Lampione, ponendo le forze anglo americane nella condizione di controllare tutte le isole del canale di Sicilia.
Nello stesso giorno in cui cadde Linosa terminò l'operazione Corkscrew lasciando spazio alla preparazione dello sbarco in Sicilia che avvenne il 10 luglio.
Proprio in quel giorno, nei pressi di Ragusa, cadde il nostro Domenico Bressan che era assegnato alle batterie costiere. I violenti bombardamenti aereo navali distrussero, come altre, la sua batteria.
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