Baleno - La Guerra all'orizzonte

QUINTO DI TREVISO - 1940 / 1945
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Cacciatorpediniere
"BALENO"


Tutti siamo qui nelle onde che si frangono ai tuoi piedi e vogliamo essere intesi.
Vogliamo che altri vengano a cercarci e che ci ascoltino nelle voci del Mare.
Vogliamo che di noi parlino ai figli e questi ai figli loro e ai figli dei loro figli, finché tutti siano capaci d'intendere il Messaggio divino
che fu annunciato e ripetuto tante volte ai mortali e tante volte disperso nelle inutili passioni.

Orazione per i Caduti al momento della sepoltura in mare
Il Cacciatorpediniere "Baleno" apparteneva alla classe "Folgore" assieme ai gemelli "Folgore", al "Fulmine e al "Lampo".



Varato nel 1931 entrò in servizio attivo nel giugno del 1932.
All'inizio delle ostilità fu inquadrato, con le navi gemelle, nell' VIII Squadriglia Cacciatorpediniere.


Baleno con Folgore Lampo e Fulmine canale della Giudecca (Venezia) fine anni '30
(foto Baschetti-Coll M Brescia via AssoVenus)

Svolse missioni di pattugliamento e scorta ai convogli diretti in Africa e partecipò, nel luglio del 1940, alla Battaglia di Punta Stilo nelle acque del Mar Ionio
Dislocava quasi duemila tonnellate con una lunghezza di 96 metri e una larghezza di 9.
L'equipaggio, normalmente, era costituito da 150 marinai e 6 ufficiali.


Nave Baleno e parte dell' equipaggio a Salerno durante una commemorazione per i marinai caduti (Eboli Archivio Digitale)

Fin dall'inizio del 1941 fu costantemente impiegato sulla rotta Napoli - Tripoli per la scorta ai convogli che portavano rifornimenti alle truppe dell'asse in Africa.
Anche la sera del 13 aprile 1941 salpò dal porto di Napoli assieme al gemello Lampo e al cacciatorpediniere Tarigo, per scortare un convoglio formato da quattro piroscafi tedeschi e da uno italiano carichi di truppe, armamenti, rifornimenti ed equipaggiamenti per l'Afrikakorps. Durante la navigazione verso Tripoli, nella notte tra il 14 ed il 15 il convoglio fu disperso dal maltempo per ricomporsi, con inevitabile ritardo, durante il mattino del 15 aprile esponendosi alla ricognizione aerea britannica che, puntualmente, avvistò la formazione navale. Poco dopo le due di notte del 16 aprile il convoglio, giunto all'altezza delle secche di Kerkennah davanti alla costa tunisina, fu attaccato a sorpresa da 4 cacciatorpediniere inglesi provenienti da Malta. Lo scontro fu drammatico. Il cacciatorpediniere Tarigo e tre piroscafi affondarono. Il nostro cacciatorpediniere, pur se gravemente danneggiato, riuscì comunque a silurare uno degli assalitori. Ma le altre navi inglesi, grazie all'attacco di sorpresa, colpirono anche gli altri due piroscafi e il caccia Lampo che, ridotti a relitti, andarono ad incagliarsi sulle vicine secche.
Anche il Baleno subì sorte analoga. La nave, che al momento dell'attacco inglese, procedeva a lato del convoglio fu colpita dalle bordate nemiche senza aver il tempo di reagire. Un primo proiettile esplose sulla plancia uccidendo quasi tutti gli ufficiali, mentre, altri due colpi perforarono lo scafo e, centrando la sala macchine, misero i motori fuori uso.


Il cacciatorpediniere Baleno danneggiato dopo l'attacco inglese (danieleranocchia.it)

Nonostante la disperata ed eroica resistenza dei pochi sopravvissuti il Baleno, in fiamme, immobilizzato e con l'armamento fuori uso, andò ad incagliarsi sulle secche di Kerkennah dove si capovolse ed affondò al tramonto del 17 aprile.
Dei 210 uomini che, per quella missione, componevano l’equipaggio del Baleno, si salvarono in 146, mentre i morti furono 69: persero la vita nel combattimento, o in mare, il comandante Arnaud, altri quattro ufficiali, undici sottufficiali e 53 tra sottocapi e marinai.
Tra loro c'era anche il nostro Marinaio Nocchiere Vittorio Nava. Disperso e mai più ritrovato.
Il relitto del Baleno, affondato in acque poco profonde, fu anche al centro di un'azione di controspionaggio. Poco tempo dopo il suo affondamento, il Servizio informazioni della Regia Marina provvide a collocare nel relitto un falso cifrario allo scopo di depistare i decrittatori britannici: l’intento era di far “filtrare” notizia della sua presenza ad elementi del controspionaggio britannico, così che esso venisse recuperato e, ritenutolo autentico, facesse perdere tempo e sforzi inutilmente agli inglesi. In realtà non ci sono notizie certe circa il risultato di questa operazione.

Per la redazione di questa pagina desideriamo ringraziare:
Lorenzo Colombo

Bibliografia:
La battaglia del convoglio Tarigo nel libro “The Royal Navy and the Mediterranean: Vol.II: November 1940-December 1941”
La battaglia del convoglio Tarigo nel libro “World War II: The Definitive Encyclopedia and Document Collection”
La battaglia del convoglio Tarigo nel libro “Struggle for the Middle Sea”
I rapporti delle unità britanniche sulla distruzione del convoglio Tarigo
Alberto Boaretto, marinaio del Baleno
La battaglia del convoglio Tarigo su Regiamarina.net
Le operazioni navali nel Mediterraneo, su Danieleranocchia.it
La classe Folgore su Navypedia
Pagina di Wikipedia sul Baleno


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