William George Barker nacque a Dauphin, nella provincia canadese di Manitoba, il 13 novembre 1894.
Nel dicembre del 1914 si arruolò nel 1st Canadian Mounted Rifles (Fucilieri a cavallo). Giunse in Inghilterra nel giugno del 1915 e inviato sul fronte francese il 22 settembre dello stesso anno. Combatté in trincea, sul Fronte Occidentale, fino ad aprile del 1916 quando fu trasferito nel Royal Flying Corps.
Iniziò come meccanico e poi si specializzò come osservatore. Nell'Agosto del 1916 abbatté il suo primo aereo nemico dal sedile posteriore di un B.E.2d.
Fu richiamato in Inghilterra per seguire il corso da pilota militare dimostrando notevoli capacità tanto da eseguire il suo primo volo, da solo ai comandi, dopo soli 55 minuti di istruzione. Ottenne rapidamente il brevetto di pilota e, nel febbraio del 1917 tornò in Francia per pilotare gli R.E.8. Nell'agosto del 1917, durante un duello aereo, fu ferito e per un certo periodo fece l'istruttore in Inghilterra prima di rientrare nuovamente sul fronte francese, dopo esser stato trasferito al 28° Squadron equipaggiato con i Sopwith Camel. L'8 ottobre tutto il 28° Squadron fu inviato in Francia dove operò fino alla fine dello stesso mese prima di essere inviato, in novembre, sul fronte italiano poco dopo gli eventi di Caporetto. Durante il periodo trascorso sul fronte francese Barker aveva abbattuto sette aerei nemici. Egli era giunto a questo risultato nonostante non fosse, in realtà, un pilota particolarmente abile ma era indiscutibilmente dotato di grande coraggio, aggressività e, soprattutto, una mira infallibile. Ma la leggenda di Barker nacque in Italia, non in Francia.
Fu richiamato in Inghilterra per seguire il corso da pilota militare dimostrando notevoli capacità tanto da eseguire il suo primo volo, da solo ai comandi, dopo soli 55 minuti di istruzione. Ottenne rapidamente il brevetto di pilota e, nel febbraio del 1917 tornò in Francia per pilotare gli R.E.8. Nell'agosto del 1917, durante un duello aereo, fu ferito e per un certo periodo fece l'istruttore in Inghilterra prima di rientrare nuovamente sul fronte francese, dopo esser stato trasferito al 28° Squadron equipaggiato con i Sopwith Camel. L'8 ottobre tutto il 28° Squadron fu inviato in Francia dove operò fino alla fine dello stesso mese prima di essere inviato, in novembre, sul fronte italiano poco dopo gli eventi di Caporetto. Durante il periodo trascorso sul fronte francese Barker aveva abbattuto sette aerei nemici. Egli era giunto a questo risultato nonostante non fosse, in realtà, un pilota particolarmente abile ma era indiscutibilmente dotato di grande coraggio, aggressività e, soprattutto, una mira infallibile. Ma la leggenda di Barker nacque in Italia, non in Francia.
Il 28 di novembre 1917 il suo reparto si installò sul campo di volo di Grossa di Gazzo al confine tra Padova e Vicenza e, il giorno dopo, a bordo del suo Sopwith Camel, abbatté un Albatros D.III nei pressi di Sernaglia.
Celebre e discussa fu la sua azione di bombardamento condotta, il 25 dicembre dello stesso anno e all'insaputa dei comandi italiano ed inglese, sull'aeroporto tedesco di Motta di Livenza. All'incursione parteciparono altri due velivoli del 28° Squadron pilotati dal tenente Harold Byron Hudson e dal tenente Clifford MacKay McEwen, secondo alcune fonti, o dal tenente Douglas Christie Wright, secondo altre. L'attacco, eseguito il giorno di Natale, colse completamente impreparati i tedeschi che, alla fine dell'incursione, contarono 15 caduti e 5 velivoli distrutti a terra.
L'azione, secondo alcuni storici, scatenò la rappresaglia tedesca del giorno dopo che si concretizzò nella famosa Battaglia aerea di Istrana.
Nonostante i numerosi abbattimenti non riuscì ad ottenere il comando del suo reparto soprattutto per la sua tendenza a ignorare gli ordini e a partecipare a voli non autorizzati.
Fu trasferito al 66° Squadron dove vi rimase dall'aprile del 1918 fino alla metà di luglio quando, con il grado di Maggiore, gli fu assegnato il comando del 139° Squadron che era equipaggiato con i nuovi caccia Bristol F2B, anche se Barker preferì continuare a volare con il suo "Camel".
Barker, nel periodo di permanenza sul fronte italiano, abbatté numerosi velivoli nemici ed alcuni palloni Draken sempre grazie alla sua mira a dispetto delle capacità aviatorie che, in più di qualche occasione comportarono danni al suo stesso velivolo soprattutto durante gli atterraggi.
Nella notte tra l'8 e il 9 agosto del 1918, a bordo di un Savoia Pomilio SP.4, sorvolò il fronte del Piave per paracadutare, oltre le linee nemiche, il tenente degli Arditi, Alessandro Tandura che aveva il compito di organizzare la resistenza locale e compiere azioni di spionaggio in vista della decisiva offensiva italiana di Vittorio Veneto.
Barker, dopo aver paracadutato Tandura, proseguì per bombardare alcuni obbiettivi austriaci in modo da dissimulare il vero scopo della sua missione.
Alla fine di settembre venne trasferito in Inghilterra per partecipare alla messa a punto di un nuovo modello di velivolo da caccia: il Sopwith Snipe.
Con questo velivolo tornò sul fronte francese dove, il 27 ottobre del 1918, si rese protagonista di un epico duello aereo con una grossa formazione di caccia nemici riuscendo ad abbatterne quattro prima di essere gravemente ferito alle gambe e al gomito costringendolo ad un atterraggio di emergenza entro le linee francesi dove fu soccorso.
Barker rimase in un ospedale di Rouen fino alla metà di gennaio del 1919 per essere poi fatto rientrare in Inghilterra dove, il primo marzo dello stesso anno, fu decorato, a Buckingham Palace, con la Victoria Cross.
Durante il conflitto, nei vari fronti, abbatté 35 velivoli e 9 palloni Draken e fu insignito di varie onorificenze. Oltre alla Victory Cross, ricevette due Medaglie d'Argento al Valor Militare, una Distinguished Service Order con doppia menzione, la Military Cross con tripla menzione e la Croix de Guerre 1914-1918.
Dopo la guerra avviò un'attività commerciale che lascò, dopo tre anni, per rientrare nell'aviazione militare nella nascente Royal Canadian Air Force dove rivestì, per un breve periodo, l'incarico di Direttore Facente Funzioni.
Lasciata l'aeronautica divenne presidente della Fairchild Aircraft di Montreal.
Morì il 12 marzo 1930 a Ottawa, in Ontario, per un incidente di volo durante una dimostrazione aerea.
ONORIFICENZE
Inghilterra.
Victoria Cross: È la più alta onorificenza militare assegnata per il valore "di fronte al nemico" ai membri delle forze armate di alcune nazioni del Commonwealth. Questa decorazione ha la precedenza su ogni altro ordine, decorazione e medaglia. Viene conferita dalla Monarchia britannica durante una investitura che si tiene a Buckingham Palace. È la decorazione più elevata ed è assegnata per "... grande coraggio, o per audacia o importanti atti di valore o auto-sacrificio, o estrema devozione al dovere in presenza del nemico." La Victoria Cross fu assegnata a Barker per la missione del 27 ottobre 1918.
Distinguished Service Order: È una decorazione militare del Regno Unito e del Commonwealth assegnata agli ufficiali delle forze armate distintisi durante il servizio in tempo di guerra.
A G. W. Barker fu assegnata due volte.
La prima, il 18 febbraio 1918 per "... il suo splendido esempio di impavidità e la magnifica leadership sono stati di inestimabile valore per il suo squadrone."
La seconda, il 2 novembre 1918 per "... il grande valore e devozione al dovere."
Military Cross: È il terzo livello di decorazione militare assegnato ai militari dell'esercito britannico e di altri paesi del Commonwealth.
G. W. Barker fu decorato per tre volte con questa onorificenza: il 10 gennaio 1917, il 18 luglio 1917 e il 16 settembre 1918.
Francia.
Croix de guerre 1914–1918.
Italia.
Medaglia d'Argento: "Primo pilota da caccia dell'aviazione inglese, operante sul fronte italiano; mirabile affermazione di coraggio, perizia e spirito aggressivo; ammirato dai nostri aviatori, emulato dai colleghi, temuto dagli avversari, riportava in numerosi combattimenti ben 36 vittorie sul campo. - Zona di guerra, novembre 1916 - agosto 1918."
Medaglia d'Argento: Conferita con "Motu proprio" dal Re Vittorio Emanuele III dopo la fine del conflitto per le sue doti di "Protettore dell'aria".
Il Sopwith 7F1 Snipe matr. E8102 del Maggiore W.G. Barker.
Fronte francese - Ottobre 1918.
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