LA GUERRA DEI FORTI:
I FORTI ITALIANI
F O R T E C A M P O L O N G O
Il forte fu costruito tra il 1912 e il 1914.
Fu eretto sulla cima dell'omonimo monte ad una quota di 1720 metri affacciandosi dalla parete a picco sulla sottostante val d'Assa; dalla sua posizione poteva operare sia verso Luserna che verso la Val d'Astico. Disponeva di un osservatorio in cupola utilizzato per la direzione dei tiri di artiglieria indirizzati, soprattutto, contro l’antistante forte austriaco di Luserna.
In quel periodo l'opera era tra le più moderne realizzazioni italiane di ingegneria militare e, assieme ai forti Verena e Corbin, costituiva la risposta alla linea dei forti austriaci.
L'armamento era costituito da quattro cannoni da 149 mm. alloggiati in altrettante cupole girevoli corazzate con acciaio spesso 18 cm. Possedeva, inoltre, quattro cannoni da 75 mm. su affusto rigido e quattro mitragliatrici.
Nei primi giorni del conflitto fu impegnato contro il forte Luserna senza ottenere risultati definitivi pur provocando notevoli danni alla struttura nemica. Gli austro-ungarici il 12 di giugno lo bombardarono con i grossi mortai da 305 mm. posizionati sul forte Vezzena distruggendolo quasi completamente. Tuttavia, gli artiglieri italiani riuscirono a smontare i cannoni dalle cupole e metterli in salvo permettendone l'uso anche successivamente.
Il 15 maggio 1916 subirà un altro bombardamento dai grossissimi calibri che diedero inizio all'Offensiva di Primavera o Frühjahrsoffensive (chiamata impropriamente Strafexpedition). Il forte fu occupato dalle truppe austro-ungariche il 22 maggio che vi rimasero fino alla fine della guerra.
Come per altre fortezze dell'Altopiano, anche il forte Campolongo è stato sottoposto ad un restauro conservativo nell'ambito del progetto "Ecomuseo Grande Guerra delle Prealpi vicentine".