Marieni - Museo di Noè

Vai ai contenuti





Giovanni Battista Marieni nacque a Bergamo il 14 giugno 1858.
Seguendo la vocazione militare e di tradizione familiare, frequentò la Scuola di Applicazione di Artiglieria e del Genio di Torino distinguendosi per le doti e i risultati. Nel 1882 terminò quel periodo classificandosi tra i migliori.
Nel 1883 fu insignito di medaglia d'argento al valor civile per le numerose azioni di coraggio profuse durante le operazioni di soccorso prestate alla popolazione colpita dal terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883.
Nel 1887 fu promosso al grado di Capitano e fu chiamato, nel periodo 1891-96, all'Insegnamento della Fortificazione alla Scuola Militare di Modena e, successivamente, all'Ispettorato Generale del Genio, per la costruzione delle nuove caserme.
Nel 1912, con il grado Colonnello, inizialmente chiamato alla Direzione del Genio di Bologna, fu invece designato dal Ministro della Guerra, Spingardi, al comando del Genio della Tripolitania per provvedere urgentemente alla sistemazione della colonia e alla costruzione di tutte le opere militari e civili.
A lui si deve, in particolare, anche la soluzione del difficile problema idrico della Tripolitania.
Dopo aver organizzato infrastrutture militari e civili in Libia, tornò in patria nel 1914 per essere subito inviato a soprintendere ai lavori di fortificazione lungo la frontiera italo-austriaca.
Nel 1915, già promosso al grado di Generale, fu chiamato da Cadorna a creare ed organizzare l'aviazione italiana, attivando scuole, industrie e campi d'aviazione riunendo sotto una sola direzione tutti i vari servizi del nascente corpo aeronautico.
Il 28 ottobre 1917 ancora nel caos provocato dagli eventi di Caporetto, e a poco più di due settimane dalla tragica morte del figlio undicenne, il Generale Marieni assunse, per volere del Generale Cadorna, il comando generale del Genio Militare affrontando fin da subito il compito di riconvertire le nuove linee di difesa createsi in conseguenza del ripiegamento del fronte.
Pochi giorni dopo la fine del conflitto, il Generale Marieni presentò un progetto concreto per il ripristino di tutte le opere distrutte sia nelle terre liberate che in quelle redente. Progetto ambizioso e di ampie vedute che, tuttavia, dovette essere accantonato per dare precedenza al ripristino degli argini dei fiumi Veneti da portare a termine prima che sopraggiungano le piene primaverili. Ottenuta la direzione del progetto diede inizio all'esecuzione di un lavoro veramente ciclopico che, infine portò alla ricostruzione degli argini dei fiumi garantendo la protezione della pianura veneta dalle inondazioni.
Decorato con il titolo di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia lasciò, infine la vita militare ricoprendo, per un breve periodo, tra il 1920 e il 1921, la carica di sindaco della città di Bergamo.
Morì, nella sua abitazione sui colli bergamaschi, il 17 agosto 1933.

Crediti e ringraziamenti: www.marieni-saredo.it

IL PICCOLO MUSEO DI NOÈ
a cura della redazione de
Torna ai contenuti