Adriano Bacula nacque a Napoli il 5 marzo 1894.
Ottenne il brevetto presso l'aeroporto di Cascina Costa e si arruolò nel Battaglione aviatori.
Dal gennaio del 1916 entrò nella forza attiva e, con il grado di tenente, fu assegnato alla 7a Squadriglia. Nel gennaio del 1917 passò alla 71a Squadriglia caccia. Poi, nel maggio 1917, alla 85a Squadriglia in Albania. A maggio del 1918 entrò a far parte della 91a Squadriglia dove rimase fino alla fine del conflitto.
Il 10 novembre 1918 seguendo altri piloti, tra i quali Guido Keller, passò, alla 90a Squadriglia partecipando all'Impresa di Fiume, come legionario di D'Annunzio, di cui godeva la personale stima.
Nel 1926 partecipò alla Coppa Schneider che era una competizione per idrovolanti istituita nel 1911 per incoraggiare il progresso tecnologico, soprattutto in campo motoristico. L'edizione di quell'anno fu vinta da Mario De Bernardi con il famoso Macchi M 39.
Bacula fu il pilota collaudatore della Savoia-Marchetti e collaudò celeberrimi aerei trimotori come l' S.M.73, l' S.M.79 e l' S.M.81. Con l' S.M.79 il 21 dicembre 1937 riuscì a stabilire il record mondiale di velocità sui 2 000 chilometri.
Eroe insignito di due Medaglie d'Argento al Valor Militare e asso dell'Aviazione Italiana viene, ancora oggi, considerato uno dei migliori piloti collaudatori italiani nel periodo fra le due guerre mondiali.
Morì, il 18 aprile 1938 precipitando in Slovenia durante una fortissima tempesta di neve. Fu sepolto nel Mausoleo del Vittoriale come disposto da Gabriele D'Annunzio prima della sua morte.
ONORIFICENZE
Italia
Medaglia d'argento: "Tenente del 10° Gruppo aeroplani, 91a Squadriglia. Pilota ammirevole per calma ed ardire, durante un lungo servizio di guerra si distinse in azioni di combattimento e di caccia, concorrendo al conseguimento di importanti e difficili vittorie aeree. Cielo di Rivasecca e di Valdastico, 30 novembre 1917 - 10 febbraio 1918".
Medaglia d'argento: "Tenente complemento Squadriglia aeroplani Baracca (91). Pilota da caccia di valore, nei molti combattimenti sostenuti non smentì mai la sua fama di aviatore audacissimo, riportando più volte l'apparecchio colpito gravemente dalle mitragliatrici di velivoli avversari. Il 25 agosto 1918 con brillante combattimento sostenuto insieme con altri compagni abbatté un velivolo nemico. Nelle vittoriose azioni offensive del giugno e dell'ottobre-novembre 1918, si mostrò all'altezza dell'eccezionale situazione, e le truppe avversarie in ritirata conobbero l'offesa delle sue armi e dei suoi spezzoni, da lui usati con temeraria audacia ed assoluta noncuranza di se. Cielo del Piave e del Tagliamento, giugno-novembre 1918".
RIPRODUZIONE DELLO SPAD VII DELLA 91a SQUADRIGLIA
DEL TENENTE BACULA
1917
Torna a: La 91a Squadriglia