LA SANITÀ MILITARE A QUINTO DI TREVISO NEL 1918
Durante buona parte del 1918 alcuni reparti della Sanità Militare si installarono ed operarono nel territorio comunale di Quinto di Treviso.
L'organizzazione contava alcune Sezioni di sanità e un ospedale da campo.
Le Sezioni di sanità, con l'impiego dei propri portaferiti, accoglievano i feriti leggeri o trasportabili provenienti dai posti di medicazione della prima linea e prestavano cure più accurate grazie a una migliore e più ricca dotazione di strumenti medici e chirurgici. Il personale della sezione collaborava al recupero dei feriti dalla prima linea al termine dei combattimenti.
Come per i posti di medicazione, anche nelle sezioni raramente erano effettuate operazioni chirurgiche di una certa importanza che venivano indirizzate agli ospedaletti (50 letti) o agli ospedali (100 o 200 letti).
Durante il mese di settembre la 9a Compagnia di Sanità impiegò il 236° Reparto someggiato;
da settembre a novembre la 1a Compagnia dislocò:
- la 47a Sezione;
- il 47° Reparto carreggiato;
- il 147° someggiato;
- la 81a Sezione;
- l' 81° Reparto carreggiato;
- il 181° e il 281° Reparti someggiati.
La 2a Compagnia provvide all'allestimento dell'ospedale da campo n. 022 che fu dislocato nella sala parrocchiale adiacente la chiesa e in altre strutture del paese.
L'ospedale, operativo dalla fine di marzo a tutto novembre del 1918, accolse i feriti sui campi di battaglia e, sul finire del conflitto, molti soldati che avevano contratto diverse malattie compresa la terribile influenza spagnola che rese necessaria la presenza di personale sanitario anche oltre la data di scioglimento dell'ospedale garantendo, anche ai residenti, cure e assistenza fino a tutto gennaio 1919.
Tra i numerosi ricoveri si contarono, purtroppo, anche diversi decessi.
Un'area dedicata, ricavata presso il cimitero di san Cassiano, accolse le salme di oltre 130 militari che, successivamente furono traslate al Sacrario di Nervesa o ai propri paesi d'origine.