![]() | Vanin Giuseppe Antonio Nato a Quinto di Treviso il 30 settembre 1890. Figlio di Luigi Artuso Luigia. Contadino. |
Chiamato alle armi ai sensi del R. D. 22 aprile 1915 (Circolare Riservata N. 555 del Ministero della Guerra, Direzione Generale leva e truppa) e giunto al Distretto chiamante l' 8 maggio 1915.
Assegnato all' 8° Reggimento Bersaglieri mobilitato e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 24 maggio 1915.


Trasferito al 5° Reggimento Bersaglieri mobilitato il 6 giugno 1916.

Prigioniero di guerra nel fatto d'armi di Monte Sisemol il 6 dicembre 1917.

Rientrato dalla prigionia e inviato presso il campo di concentramento ex prigionieri di guerra l' 8 dicembre 1918.
Inviato al Deposito dell' 8° Reggimento Bersaglieri il 26 marzo 1919.
Inviato in licenza illimitata il 13 agosto 1919.
Riformato in seguito a rassegna medica, per tubercolosi polmonare con determinazione della Direzione dell'Ospedale Militare di Bologna, il 20 dicembre 1922.
Congedato in seguito alla suddetta rassegna il 21 dicembre 1922.
Deceduto a Quinto di Treviso il 24 gennaio 1926.
NOTA:
Sul Foglio Matricolare (Specchio D) si legge:
- "Campagne di guerra 1915 - 1916 - 1917"
- "Riportò congelazione ai piedi l' 11 febbraio 1916 (Come da processo verbale del Cons. di Amm. dell' 8° Reggimento Bersaglieri, atto deliberativo N. 815 dell' 11-2-1916)."
Dal Diario di guerra del 1916 dell' 8° Reggimento Bersaglieri (Battaglioni III, V, XII)

Numerose valanghe distruggono difese e baraccamenti, obbligando a continui lavori di riattamento e mietendo numerose vite umane."
Dal Diario di guerra del 1916 del 5° Reggimento Bersaglieri (Battaglioni XIV, XXII, XXIV)

Esso, infatti, il 6 mattina, dopo violentissimo tiro di artiglieria, vinta la resistenza dei nostri e padrone ormai del caposaldo, tenta con rapido movimento di accerchiare il XIV battaglione, che, dapprima oppone accanita resistenza e poi contrattacca, impegnando col nemico lotta sanguinosissima e riuscendo, ad onta delle gravi perdite, a contenere l'avanzata.
Non meno lodevole è la condotta degli altri due battaglioni, che, pur sottoposti al fuoco d'artiglieria, riescono a disperdere numerose puntate nemiche."

Il Sisemol visto dal Monte Valbella sull'Altopiano di Asiago
(Inverno 1917)