Trabucco Domenico 1894 - Quintini

I R E D U C I
QUINTO DI TREVISO
QUINTO DI TREVISO - 1915 / 1918
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Trabucco Domenico

Nato a Quinto di Treviso il 9 settembre 1894.
Figlio di Antonio e Bordignon Catterina.
Falegname.
Allo scoppio del conflitto era già in forza presso il Battaglione Aerostieri del Genio dal 16 gennaio 1915.


Assegnato alla 4a Sezione Aerostatica in zona di guerra il 25 magio 1915.
Assegnato al Cantiere Dirigibili Boscomantico (Verona) il 5 novembre 1918.
Assegnato al Cantiere Dirigibili di Campalto (Venezia) il 22 marzo 1919.
Inviato in licenza illimitata il 19 maggio 1919 e congedato il 19 settembre dello stesso anno.
Dirigibile M3 a Boscomantico (VR)

Dirigibile P5 a Campalto (VE)
Il 28 ottobre 1910 si costituì presso il Battaglione Specialisti del Genio una sezione Aviazione. La sezione aveva tre basi o cantieri per dirigibili: Vigna di Valle, Campalto e Boscomantico. Nel gennaio del 1911, da Boscomantico, si sollevò il primo mezzo aereo, si trattava del dirigibile Ausonia bis progettato e costruito da Nino Piccoli. a fine gennaio il pallone fu smontato e spedito a Schio per lasciare posto al primo dirigibile militare in arrivo, il P3 che giunse in città il 25 marzo. Nel mese di maggio il P3 partì da Boscomantico per Tripoli, destinato alle operazioni in Libia durante il conflitto italo-turco. Nel 1913, dopo lavori di ristrutturazione fu sede dell'aeronave Parseval, cui si aggiunse il 20 aprile il nuovo P5, giunto da Vigna di Valle dopo un volo di 9 ore portato a termine senza inconvenienti, un impresa che ebbe una grande risonanza sulla stampa dell'epoca. Il 25 giugno il dirigibile P5 stabilì il primato mondiale di durata con un volo di 15 ore e il 31 luglio quello di velocità con 68,4 km/h lungo il percorso Verona-Bologna-Ancona-Venezia-Verona. All'inizio del conflitto il P5 era presente a Boscomantico. Il cantiere Dirigibili di Boscomantico era attrezzato con tutti i servizi accessori, nonchè fornito di alloggi in muratura per il personale, e disponeva di un ottimo campo di manovra che si prestava anche al decollo e all'atterraggio di velivoli. Il cantiere era dotato di un hangar metallico permanente lungo 90 metri, largo 21,80 ed alto 24 che poteva ricevere un dirigibile tipo P o Parseval. Nel gennaio del 1916, ultimati i lavori di adeguamento, il cantiere fu in grado di ricoverare aeronavi di maggiori dimensioni, come i dirigibili tipo M.

Fonti. Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica, Archivio Roberto Gentilli, Archivio Giorgio Catellani, Archivio Pasquale Fallacara - Il Circolo del 72 (Associazione di Cultura Aeronautica) www.quellidel72.it
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