Allo scoppio del conflitto era già in forza al 8° Reggimento Fanteria (Brigata Cuneo) fin dal 24 gennaio 1915.

Inviato in zona di guerra il 23 maggio 1915.
Promosso a Caporale il 12 luglio 1916.
Prigioniero di guerra il 6 agosto 1916 durante la battaglia per la liberazione di Gorizia.

Rimpatriato il 13 novembre 1918.
Assegnato al Deposito del 55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) il 28 gennaio 1919.

Inviato in congedo il 5 settembre dello stesso anno.
Dal Diario di Guerra del 1916 della Brigata Cuneo (7° e 8° Reggimento)

La Cuneo, schierata nel tratto di fronte Osteria-Grafenberg, ha il compito di scacciare il nemico oltre Isonzo. Il 6 agosto il II e III battaglione dell’8° scattano dalle trincee e con impeto travolgente raggiungono il villaggio di Grafenberg e spingono sulla sinistra del fiume due pattuglie, prime tra tutte a passare l’Isonzo. A Sostegno dei due battaglioni, che incominciano a subire gravi perdite per il continuo e violento fuoco nemico, vengono inviati il I battaglione dell’8° e il IV del 7°. Nella notte ed al mattino successivo, il nemico, dal Podgora e dal Peuma, posizioni rimaste nelle sue mani, contrattacca sui fianchi i battaglioni dell’8° e del 7°; questi asserragliati nelle case di Grafenberg oppongono tenace resistenza, ma stretti come in un cerchio, decimati dalle mitragliatrici e sopraffatti dal numero, dopo una lotta disperata vengono catturati. Soltanto un centinaio di uomini col comandante dell’8° fanteria risalgono le impervie e scoscese pendici del Grafenberg, ripiegando sulla cresta di esso, ove reparti del 7° reggimento continuano nella loro accanita resistenza.
