Pozzobon Ettore Nato a Quinto di Treviso il 20 novembre 1889. Figlio di Antonio e Pozzobon Maria. Contadino. |
Chiamato alle armi in seguito alla Circolare Ministeriale N. 555/10 del 6-5-1915 e giunto presso il Deposito del 55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) il 10 maggio 1915.
Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra presso il reparto suddetto il 23 maggio 1915.
Rimase in forza a tale reggimento fino alla fine del conflitto.
Cessò di trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra il 1 gennaio 1919.
Inviato al Deposito del 55° Reggimento Fanteria il 20 marzo 1919.
Inviato in licenza illimitata il 25 luglio 1919 e congedato il 15 agosto dello stesso anno.
Sul Foglio Matricolare (Specchio D) si legge:
"Campagna di guerra Italo - Turca 1911 - 1912"
"Campagna di guerra 915"
"Campagna di guerra 916"
"Campagna di guerra 917"
"Campagna di guerra 918"
Nota:
L'indicazione della partecipazione all'intero conflitto (Campagne dal 1915 al 1918) e l'assenza di registrazioni di trasferimenti ad altri reparti diversi dal 55° Fanteria, fa supporre che Pozzobon Ettore sia sopravvissuto all'affondamento del Piroscafo "Principe Umberto" che, silurato dagli austriaci, affondò, la notte dell'8 giugno 1916, in Adriatico mentre navigava verso l'Italia riportando in patria il 55° Reggimento Fanteria dopo la spedizione in → Albania. Morirono quasi duemila soldati e ne sopravvissero poco più di ottocento. Tuttavia, non si può escludere la possibilità che, se in forza alla 9^ o alla 10^ Compagnia del III° Battaglione, sarebbe stato imbarcato sul Piroscafo Ravenna che chiudeva il convoglio navale e non fu sottoposto ad attacco nemico.