Miglioranza Giacinto Nato a Quinto di Treviso il 1° settembre 1897. Figlio di Bonifacio e De Marchi Caterina. Contadino. |
Chiamato alle armi per mobilitazione e destinato al Deposito d'Aeronautica [Battaglione Aviatori] il 28 settembre 1916.
Trasferito al Deposito del 3° Reggimento Alpini e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra l' 11 marzo 1917.
Promosso al grado di Caporale il 20 marzo 1917.
Promosso al grado di Caporale Maggiore il 30 settembre 1917.
Trasferito alle truppe mobilitate in zona di guerra presso il 4° Reggimento Alpini il 26 novembre 1917.
Assegnato al Battaglione "Val Toce" del 4° Reggimento il 31 gennaio 1918.
Lasciato il territorio dichiarato in stato di guerra per ferita e ricoverato in luogo di cura il 25 ottobre 1918.
Inviato in licenza di convalescenza di venticinque giorni il 24 novembre 1918.
Rientrato al deposito del proprio reggimento il 19 dicembre 1918.
Congedato il 5 maggio 1920.
Sul Foglio Matricolare (Specchio D) si legge:
"Riportò ferita da scheggia di granata il 25 ottobre 1918 nel combattimento Monte Solarolo."
Dal Diario di Guerra del 1918 del Battaglione Val Toce (4° Reggimento Alpini)
"Con l'approssimarsi della nostra offensiva finale, il "Val Toce" è destinato sul Grappa. Il 21 ottobre parte da Montecchio Precalcino alla volta di Paderno, il 23 sale alla Selletta Boccaor.
Il 24, muove all'attacco dell'obiettivo assegnatogli, M. Fontana Secca, ma in seguito ad ulteriori ordini si ammassa sul rovescio di M. Solarolo; vi sosta tutto il 25 ed il 26, la 281a compagnia punta su q. 1672. L'attacco si rinnova più volte ma, battuta violentemente e ridotta a pochi uomini, deve rinunciare all'impresa. La 243a, successivamente, riesce a porre piede sulla posizione, ma soverchiata e decimata anch'essa da preciso fuoco, retrocede. La 526a compagnia mitragliatrici inviata a sostegno dell' "Aosta", a selletta Valderoa, resiste ad un violento attacco sferrato dal nemico; più tardi muove alla riscossa e, raggiunta la posizione avversaria, vi resiste tenacemente fino al mattino. Anche la 207a, accorsa a sostegno degli altri riparti, è più volte battuta in pieno dalle mitragliatrici che causano larghi vuoti nelle sue file.
Il 27 ottobre, i resti del battaglione, riordinatisi a q. 1400, sono chiamati nuovamente in azione verso la Selletta Valderoa. Ma neppure questa volta il loro sforzo è coronato da successo; la reazione avversaria è così viva da costringerli a ripiegare su una posizione più arretrata.
Il 1° novembre, però, il nemico, battuto, ripiega; il "Val Toce" è chiamato a nuovo compito; partendo dalle vicinanze dell'Albergo Archeson, per Archeson, Cason del Sol, selletta Valdeora, M. Fontana Secca, Seren giunge a Feltre. Prosegue per Mugnai ove sosta per il concluso armistizio.
Le perdite subite dal battaglione durante l'ultima battaglia ammontano a 14 ufficiali e 415 uomini di truppa.
Il suo eroico contegno merita, per la seconda volta, la medaglia d'argento."