Marangon Mario 1893 - Quintini

I R E D U C I
QUINTO DI TREVISO
QUINTO DI TREVISO - 1915 / 1918
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Marangon Mario

Nato a Quinto di Treviso il 1° giugno 1893
Figlio di Luigi e Marchetto Regina
Falegname.
Allo scoppio del conflitto era già in forza al 77° Reggimento Fanteria (Brigata Toscana) e assegnato al reparto Zappatori.
Denunciato al Tribunale Militare di Guerra del 7° Corpo d'Armata per insubordinazione il 26 aprile 1917
Il 18 giugno 1917 fu condannato per tale reato ma, per effetto della Circolare n. 55000 del 13 maggio 1917 del Comando Supremo, la pena venne contemporaneamente sospesa e rinviato al suo reparto.
Trasferito al 40° Reggimento Fanteria (Brigata Bologna) il 28 giugno 1917.

Prigioniero del nemico il 31 ottobre 1917 durante i combattimenti nel settore attorno a Ragogna nei pressi del Tagliamento.
Rientrò in patria il 6 novembre 1918.
Trasferito al Deposito del 55° Reggimento Fanteria il 9 gennaio 1919.
Inviato in licenza illimitata il 15 aprile 1919 e congedato il 15 settembre dello stesso anno.
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Bologna (39° e 40° Reggimento)
La Brigata "durante l’avanzata austriaca dall’Isonzo al Tagliamento, il 29 ottobre si schiera lungo la linea Villuzza - Ragogna - Muris - Collo Lungo, col compito di coprire ad ogni costo il ponte di Pinzano.
In tali posizioni la brigata resiste tenacemente agli attacchi dei reggimenti di due divisioni nemiche, sino a che, interrotto nella giornata (ore 11,25) del 1° novembre il ponte di Pinzano, è costretta, dopo strenua resistenza a cedere.
Solo 800 uomini riescono a ripassare il Tagliamento."

Della Brigata Bologna si ricorda la strenua difesa della testa di ponte a San Pietro di Ragogna perché resistette anche dopo che il Comando Supremo italiano aveva ordinato la distruzione di tutti i ponti sul Tagliamento. Il 1° novembre 1917 il ponte di Pinzano fu fatto brillare dagli artificieri mentre tantissimi fanti della Brigata Bologna erano ancora sulla riva sinistra del fiume a proteggere la ritirata. Infine, bloccati in tutte le direzioni, furono catturati dalle truppe austro-tedesche.
Questa eroica difesa fu ammirata dal generale tedesco Otto Von Below al punto da concedere ai prigionieri l'onore delle armi.

(Nella foto: Il ponte di Pinzano sul Tagliamento semi distrutto - 1917)
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