Gasparin Francesco Nato a Quinto di Treviso il 4 ottobre 1885. Figlio di Fortunato e Lazzaro Luigia. Contadino. |
Chiamato alle armi per mobilitazione, con il R. D. del 22-5-1915 Circ. N. 394 del G. M., il 10 luglio 1916.
Assegnato al 2° Reggimento Fanteria (Brigata Re) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 25 luglio 1916.
Trasferito al 119° Reggimento Fanteria (Brigata Emilia) l' 11 novembre 1916.
Prigioniero di guerra nel fatto d'armi a Quota 100 (Grazigna) il 25 agosto 1917.
Rimpatriato a seguito dell'armistizio il 18 novembre 1918.
Destinato al Deposito del 55° Reggimento Fanteria il 24 gennaio 1919.
Inviato in licenza illimitata il 18 marzo 1919 e in congedo illimitato il 15 agosto dello stesso anno.
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Emilia (119° e 120° Reggimento)
"Dal 18 agosto essa è in trincea ove partecipa, con azione dimostrativa, all’attacco delle colline ad occidente di Gorizia fra il M. S. Gabriele e Na Mokrim raggiungendo lo scopo coll’invio di numerose pattuglie che riescono a distrarre l’attenzione del nemico dai settori laterali maggiormente impegnati.
L’azione dimostrativa continua nei giorni successivi fino al 28 agosto, allorché in concomitanza di azioni svolte contro il S. Gabriele da reparti della 11a divisione, la brigata attacca la fronte q. 100 — Grazigna — S. Trojico. Alle ore 12,35 i suoi primi reparti occupano in parte lo sperone di quota 100 e, dopo altre sei ore di accanita lotta, tutta la predetta posizione cade con la cattura di 136 prigionieri e 3 ufficiali. Il nemico sferra subito un violento contrattacco che obbliga i reparti a cedere alcuni elementi delle contrastate posizioni, le quali però il giorno 29 sono riprese e sollecitamente rafforzate.
Il 31 il nemico ritenta il contrattacco contro le posizioni di q. l00 — Grazigna e mentre dalla prima è respinto, realizza qualche vantaggio contro la seconda, ove le sue incalzanti ondate riescono ad avere ragione dei pochi ed estenuati difensori. Ma, sopraggiunti i nostri rincalzi la lotta si riaccende e Grazigna ricade in possesso di reparti della brigata ed è saldamente mantenuta."