Chiamato alle armi il 1° giugno 1915.
Assegnato al 79° Reggimento Fanteria (Brigata Roma) il 12 giugno 1915.

Trasferito al 39° Reggimento Fanteria (Brigata Bologna) il 22 ottobre 1915.

Assegnato alla Compagnia Presidiaria 71 B il 3 marzo 1918.
[1]

Trasferito al 36° Reggimento Fanteria (Brigata Pistoia) il 3 giugno 1918.

Partito dal territorio dichiarato in stato di guerra il 1° gennaio 1919.
Assegnato al 3° Reparto Rastrellatori il 10 marzo 1919.
[2]

Congedato il 19 settembre dello stesso anno.
Il 1° maggio 1928 fu iscritto nel "Ruolo d'Onore" del Distretto Militare di Treviso.
[3]

Nel Foglio Matricolare (Specchio D) di Franzin Sante si legge:
"Riportò una ferita al ginocchio destro da bomba incendiaria".
Non sono riportate le informazioni circa il luogo e la data.


La zona di guerra fu suddivisa in sei settori assegnati alla 1ª, 3ª, 4ª, 8ª Armata e a due zone nelle retrovie retrovie (Altopiano dei Sette Comuni e Piave - Friuli).
Ogni settore faceva capo ad un numero variabile di uffici rastrellamento con, ciascuno, un organico di 46 uomini suddivisi in dodici squadre di 3 rastrellatori.
Ai rastrellatori militari e civili fu dato, quale segno distintivo, un bracciale bianco e verde e venne loro riconosciuta una speciale indennità per i rischi connessi a tale lavoro.
La fascia distintiva aveva lo scopo essenziale di "indicare a chi deve rivolgersi la popolazione per ottenere immediata soppressione degli artifizi pericolosi".
Tratto da: Filippo Cappellano - La bonifica del campo di battaglia (1915-1919)

