Favaro Vincenzo Angelo Nato a Quinto di Treviso il 1° novembre 1892. Figlio di Vincenzo e Mardegan Angela. Pastaio. |
Chiamato alle armi per mobilitazione con il R. D. del 22 maggio 1915 - Circolare N. 245 del G. M. e giunto al Distretto chiamante il 29 aprile 1916.
Assegnato al 35° Reggimento Fanteria (Brigata Pistoia) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 7 maggio 1916.
Prigioniero di guerra nel fatto d'armi di Quota 145 Nord il 29 maggio 1917.
Rimpatriato dalla prigionia il 16 marzo 1919.
Inviato presso il Deposito del 55° Reggimento Fanteria il 9 maggio 1919.
Mandato in congedo illimitato il 5 settembre 1919.
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Pistoia (35° e 36° Reggimento)
"Destinata al settore di Monfalcone, nella notte sul 22 maggio inizia il trasferimento alla fronte assegnatale (Flondar, q. 145) per prendere parte alla 10a Battaglia dell’Isonzo (12 maggio - 8 giugno). Dalle nuove posizioni intraprende l’attacco dell’Hermada tra q. 289 e q. 234, nella direzione Flondar - Medeazza; ma il mattino del 26 il nemico, tentando prevenire la nostra azione, attacca la linea fra q. 146 e Flondar, presidiata dal 36° fanteria, il quale non solo resiste saldamente, ma contrassalta l’avversario e lo respinge, catturandogli 150 prigionieri. L’indomani (27) un violento fuoco nemico di sbarramento arresta i reparti della brigata, che tentano l’occupazione di q. 175; dopo una fiera lotta i fanti della Pistoia riescono solo a progredire di poco sulle pendici della contrastata quota. Nuovi tentativi, eseguiti nelle giornate del 28 e 29 non hanno miglior fortuna e i reparti, decimati dal tiro delle artiglierie, debbono infine ripiegare sulle posizioni di partenza, dopo aver perduto in quattro giorni di lotta ininterrotta più di un terzo dei loro effettivi (54 ufficiali ed oltre 2000 uomini di truppa)."