Favarato Antonio 1894 - Quintini

I R E D U C I
QUINTO DI TREVISO
QUINTO DI TREVISO - 1915 / 1918
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Favarato Antonio

Nato a Quinto di Treviso il 13 giugno 1894.
Figlio di Giuseppe e Toniolo Margherita.

Alla chiamata alle armi non rispose in quanto si trovava, come emigrante, all'estero.
Si presentò spontaneamente al Distretto Militare di Treviso il 5 ottobre 1915.
Assegnato all' 8° Reggimento Bersaglieri l' 11 ottobre 1915.


Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra e aggregato al reggimento mobilitato il 18 aprile 1916.
Promosso al grado di Caporale il 15 luglio 1917.
Prigioniero del nemico nel fatto d'armi di Longarone il 10 novembre 1917.
Rimpatriato dalla prigionia e avviato al campo concentramento prigionieri a Barletta il 10 novembre 1918.
Rientrato al Deposito dell' 8° Reggimento Bersaglieri il 12 gennaio 1919.
Inviato in licenza illimitata il 21 giugno 1919 e congedato il 12 settembre 1919.
Dal Diario di Guerra del 1917 dell' 8° Reggimento Bersaglieri (Battaglioni III, V, XII e XXXVII)
"Durante le prime ore del 9, il comando del reggimento, il V ed il XII battaglione raggiungono Ponte nelle Alpi; il XII si distende a protezione della testa di ponte, passando alla dipendenza del comando delle truppe che difendono la depressione di Fadalto e successivamente, nella notte, si schiera sulle colline di Farra d'Alpago. Il XXXVIII, giunto a Termine nelle prime ore del 9 novembre, riprende nel pomeriggio la marcia su Longarone; ma non appena pervenutovi la strada Longarone - Belluno viene fortemente battuta da mitragliatrici avversarie appostate sulla sponda sinistra del Piave. Il nemico ha già occupato l'abitato di Villa Faé. Il battaglione tenta aprirsi la via per non rimanere tagliato fuori; due compagnie attaccano l'abitato sotto vivo fuoco di fucileria e mitragliatrici riuscendo a sfondare un primo sbarramento nemico ed a catturare alcuni prigionieri. Si trovano quindi di fronte ad altri ostacoli, che del pari superano, ma i già decimati resti del XXXVIII, fatti segno ad un improvviso ed insostenibile fuoco, proveniente dalle case prospicienti la strada e ad un violento assalto, dopo aver sostenuto una impari lotta corpo a corpo, finiscono coll'essere travolti.
Il giorno 10 novembre il comando di reggimento ed il V battaglione riprendono da Ponte nelle Alpi la marcia di ripiegamento su Feltre; il XII, appena messosi in marcia da Farra d'Alpago, ove si era schierato a difesa della posizione di Fadalto, viene attaccato e circondato da forti nuclei nemici e dopo sanguinoso combattimento, in cui trova gloriosa morte lo stesso comandante di battaglione, solo un'esigua parte di esso riesce a disimpegnarsi ed a congiungersi alle truppe di copertura."
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