Durigon Tommaso Nato a Quinto di Treviso il 28 dicembre 1888. Figlio di Luigi e Francescato Angela. Contadino. |
Chiamato alle armi per mobilitazione ai sensi della Circolare Ministeriale N. 555/10 del 6 maggio 1915 e presentatosi al Deposito del 55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) il 10 maggio 1915.
Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra con il reparto mobilitato il 23 maggio 1915.
Trasferito al 263° Reggimento Fanteria (Brigata Gaeta) il 13 febbraio 1917.
Trasferito al 208° Reggimento Fanteria (Brigata Taro) il 29 luglio 1917.
Partito dal territorio dichiarato in stato di guerra per malattia il 9 ottobre 1917.
Inviata in licenza straordinaria di convalescenza di trenta giorni come da determinazione dell'ospedale Militare di Riserva di Pavia il 31 ottobre 1917.
Rientrato il 1° dicembre 1917.
Trasferito al 62° Reggimento Fanteria (Brigata Sicilia) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 7 dicembre 1917.
Promosso al grado di Caporale il 10 ottobre 1918.
Cessò di trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra il 1° gennaio 1919.
Inviato in licenza illimitata il 16 giugno 1919 e congedato il 15 agosto dello stesso anno.
Sul Foglio Matricolare di Durigon Tommaso (Specchio D) si legge:
- "Ricevette la Medaglia Commemorativa istituita col Reg. Dec. 20 febbraio 1910 N. 79 per l'opera di soccorso prestata nei luoghi devastati dal terremoto del 28 dicembre 1908."
- "Campagna di guerra Italo-Turca 1911 - 1912."
- "Riportò una ferita alla regione lombare destra durante il combattimento del 14 giugno 1915 a Monte Piana come da verbale del 9 settembre 1915 N. 155."
- "Campagne di guerra 1915 - 1916 - 1917 - 1918."
NOTA:
L'indicazione della partecipazione all'intero conflitto (Campagne dal 1915 al 1918) e l'assenza di registrazioni di trasferimenti ad altri reparti diversi dal 55° Fanteria prima del 13 febbraio 1917, fa supporre che Durigon Tommaso sia sopravvissuto all'affondamento del Piroscafo "Principe Umberto" che, silurato dagli austriaci, affondò, la notte dell'8 giugno 1916, in Adriatico mentre navigava verso l'Italia riportando in patria il 55° Reggimento Fanteria dopo la spedizione in → Albania. Morirono quasi duemila soldati e ne sopravvissero poco più di ottocento. Non si può ignorare la possibilità che Durigon Tommaso, se in forza alla 9^ o alla 10^ Compagnia del III° Battaglione, sarebbe stato imbarcato sul Piroscafo Ravenna che chiudeva il convoglio navale e non fu sottoposto ad attacco nemico.
Medaglia Commemorativa Terremoto 28/12/1908 (clicca per ingrandire)
Resti di trinceramenti sul Monte Piana