Durigon Natale 1897 - Quintini

I R E D U C I
QUINTO DI TREVISO
QUINTO DI TREVISO - 1915 / 1918
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Durigon Natale

Nato a Quinto di Treviso il 25 dicembre 1897.
Figlio di Gaetano e Simionato Luigia.
"Prestinaio" [Fornaio].
Chiamato alle armi il 26 settembre 1916.
Assegnato al Deposito del 71° Reggimento Fanteria (Brigata Puglie) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 9 ottobre 1916.

Trasferito al 160° Reggimento Fanteria mobilitato (Brigata Milano) il 3 maggio 1917.

Prigioniero di guerra il 21 agosto 1917.
Rientrato in Italia e avviato al campo di concentramento ex prigionieri di guerra per verifiche il 31 dicembre 1918.
Rientrato al Deposito del 71° Reggimento Fanteria (Brigata Puglie) il 5 gennaio 1920.
Inviato in congedo illimitato il 7 maggio 1920.
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Milano (159° e 160° Reggimento)
"Il 16 agosto, nell'imminenza della battaglia della Bainsizza, il 159° è inviato a Debenje quale riserva di corpo d'armata, mentre il 160° disloca il II battaglione a Plava per operare con la brigata Udine verso Descla - Britof, il III verso Anhovo ed il I nel medio Ancase come riserva divisionale. Il 19 agosto il I e III battaglione, assegnati alla terza colonna di attacco della 60a Divisione, per il ponte di Anhovo si portano, sotto il fuoco nemico, sulla sinistra dell'Isonzo, per attaccare lo Jelenik da sud - ovest: essi si collegano col II che il 18 aveva già occupato il costone di Descla e costituiscono una testa di ponte da cui iniziano l'attacco contro Lastivnica che il nemico fortemente contrasta. Nei giorni 20 e 21 il 160° rinnova gli attacchi e riesce a raggiungere la q. 500. Il 22 occupa Lastivnica, catturando oltre 500 prigionieri e molte armi; il 23 cade alla baionetta la q. 747 che viene subito rafforzata. Frattanto il 159°, posto alla temporanea dipendenza della "Tortona", dopo aver brillantemente combattuto nei giorni precedenti, il 22, dalla Selletta di q. 698 punta verso il M. Jelenik e lo occupa, concorrendo alla conquista della q. 747; cadono nelle sue mani 600 prigionieri, 3 cannoni, molte mitragliatrici ed ingente quantità di materiali."



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