Dal Zilio Cassiano Nato a Quinto di Treviso il 12 settembre 1889. Figlio di Marco e Lazzaro Maria. Contadino. |
Chiamato alle armi, in seguito alla Circolare Ministeriale N. 555/10 del 6-5-1915, il 10 maggio 1915.
Assegnato al 55° Reggimento Fanteria (Brigata Marche) e inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 23 maggio 1915.
Partito dal territorio dichiarato in stato di guerra per ferita il 16 settembre 1916.
Assegnato al 253° Reggimento Fanteria (Brigata Porto Maurizio) e ritornato in zona di guerra l' 8 marzo 1917.
Partito dal territorio dichiarato in stato di guerra e destinato al Deposito del 72° Reggimento Fanteria (Brigata Puglie) il 21 agosto 1917.
Promosso al grado di Caporale il 29 settembre 1917.
Trasferito al Reparto Mitragliatrici Fiat a Brescia il 15 ottobre 1917.
Trasferito all' 88° Reggimento Fanteria (Brigata Friuli) il 16 febbraio 1919.
Inviato in licenza illimitata il 14 luglio 1919 e congedato il 15 agosto dello stesso anno.
Sul Foglio Matricolare (Specchio D) si legge:
"Riportò una ferita alla gamba destra da una palla di fucile il 16 settembre 1916 ad Oppacchiasella (Verbale del 55° Reggimento Fanteria in data 16-9-916)."
NOTE:
- Sul Foglio Matricolare non ci sono annotazioni per il periodo dal 23 maggio 1915 al 16 settembre 1916, data in cui fu ferito sul fronte isontino, in forza al 55° Fanteria. Da ciò è lecito supporre che Dal Zilio Cassiano, abbia prestato servizio continuativo presso tale reparto comprendendo, quindi, la spedizione in Albania ← sopravvivendo all'affondamento del Piroscafo Principe Umberto, colpito da siluri nemici la notte dell'8 giugno 1916, che causò la morte di quasi duemila fanti del 55° Fanteria. All'immane tragedia sopravvissero solo 895 soldati. Tuttavia, non si può escludere la possibilità che, se in forza alla 9^ o alla 10^ Compagnia del III° Battaglione, sarebbe stato imbarcato sul Piroscafo Ravenna che chiudeva il convoglio navale e non fu sottoposto ad attacco nemico.
- Sul Foglio Matricolare non ci sono indicazioni relativamente ai reparti cui fu assegnato Dal Zilio Cassiano dopo il passaggio ai Reparti Mitragliatrici Fiat e, di conseguenza, non è possibile tracciare una cronologia dei suoi spostamenti al fronte.
Dal Diario di Guerra del 1916 della Brigata Marche (55° e 56° Reggimento).
"... L’obiettivo ad essa assegnato è un tratto di fronte nemica fra Oppacchiasella e Nova Vas.
Nel pomeriggio del 14 settembre, dopo un prolungato e violento tiro delle nostre artiglierie e bombarde, quattro battaglioni della "Marche" (I-II-III/56° e I/55°) si lanciano all’assalto.
I reticolati sono ancora efficienti; non per questo e nonostante la micidiale reazione del fuoco nemico, le brave truppe si arrestano. Le colonne d’attacco cercano di aprirsi la strada col lavoro eroico e durissimo delle forbici e perfino cercando un varco sulla fronte delle brigate vicine (p. es. della "Ferrara" schierata a sinistra) con audaci e perigliosi sfilamenti di fianco. Trovata qualche piccola breccia alcune colonne possono balzare sulle prime trincee nemiche, occuparle e catturarvi circa 200 prigionieri.
Ma i varchi sono pochi e angusti, il nemico li scopre, li sorveglia, interdice col fuoco l’accorrere dei rincalzi, mentre preme d’ogni lato con furiosi contrassalti e con fuoco massacrante i valorosi che son riusciti a passare e che alla fine sono costretti a ripiegare. Il 15, il 16 e il 17 si rinnovano collo stesso aspetto e collo stesso slancio gli attacchi della brigata Marche, ma i risultati non mutano; qualche elemento di trincea è strappato al nemico, ma questo in complesso resiste nelle sue posizioni fortissime. Le perdite sono di più che 1500 uomini fuori combattimento e la brigata, il 19 settembre, lascia la prima linea, per recarsi a riposo."