Carestiato Giuseppe Nato a Quinto di Treviso il 29 giugno 1890. Figlio di Domenico e Mattiuzzo Luigia. Contadino. |
Chiamato alle armi per mobilitazione, ai sensi del R. D. del 22 maggio 1915 (Circolare N. 245 del G. M.) e giunto al Distretto chiamante il 29 aprile 1916.
Inviato presso il Deposito del 71° Reggimento Fanteria (Brigata Puglie) il 9 maggio 1916.
Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra lo stesso giorno.
Trasferito alle truppe mobilitate (Ordine della Divisione Militare di Bologna - Telegramma 9409 R. S. del 27-9-1916) presso il 123° Reggimento Fanteria (Brigata Chieti) il 3 ottobre 1916.
Partito dal territorio dichiarato in stato di guerra, per ferita, e inviato al Deposito del 18° Reggimento Fanteria (Brigata Acqui - sede anche del 123° Reggimento) il 30 agosto 1917 e inviato in luogo di cura.
Dimesso e inviato in licenza di convalescenza di sei mesi il 4 luglio 1918.
Rientrato al Deposito del 18° Reggimento Fanteria il 4 febbraio 1919.
Inviato in congedo illimitato il 15 agosto 1919.
Mandato in congedo assoluto, perché riconosciuto permanentemente inabile al servizio militare, il 1° marzo 1920.
Sull'allegato al Foglio Matricolare (sost. di Specchio D) si legge:
"Campagna di guerra 1916 - 1917"
"Ferito d'arma da fuoco al gomito destro con frattura delle due ossa dell'avambraccio nel combattimento del 30 agosto 1917."
"Autorizzato a fregiarsi del Distintivo d'Onore per ferita il 30 agosto 1917 a Val Mulini."
Distintivo da braccio | Distintivo d'Onore mutilato di guerra | Medaglia di Bronzo al Valor Militare |
Carestiato Giuseppe, per la tenace resistenza opposta all'attacco nemico contro la propria postazione, fu insignito di Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
"Di guardia ad un piccolo posto assalito da forze nemiche superiori, resisteva valorosamente, finché venne gravemente ferito. - Valle di Concei, 30 agosto 1917".
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Chieti (123° e 124° Reggimento)
"Il 31 luglio ed il 1° agosto il nemico, col concorso di una azione dimostrativa contro il nostro posto avanzato di Pozza Giumela, attacca a fondo con reparti d’assalto la posizione di q. 1707 (Cima Palone) tenuta dalla 6a compagnia del 124°, i cui nuclei avanzati si ritirano sulla linea di difesa principale, ave il nemico è entrambe le volte arrestato e respinto.
Il 30 agosto l'avversario tenta di attaccare un nostro piccolo posto alla località "Sorgente" in fondo Val dei Concei [VALLI GIUDICARIE], ma i difensori, contrattaccando, lo volgono in fuga, gli infliggono gravi perdite e prendono dei prigionieri."