Allo scoppio del conflitto era già in forza all' 87° Reggimento Fanteria (Brigata Friuli) dal 22 settembre 1914 e con il grado di Caporale dal 15 gennaio 1915.

Inviato in territorio dichiarato in stato di guerra il 24 maggio 1915.
Trasferito al 19° Reggimento Artiglieria da Campagna il 31 maggio 1915.


Promosso al grado di Caporale maggiore il 1° dicembre 1915.
Trattenuto alle armi per mobilitazione il 1° gennaio 1917 in base all' Articolo N. 133 Testo Unico delle leggi sul reclutamento del Regio Esercito.
Riassegnato all' 87° Reggimento Fanteria il 1° luglio 1917.
Prigioniero di guerra il 24 ottobre 1917 nel fatto d'armi di Conca di Plezzo.
Rimpatriato il 16 gennaio 1919 e inviato al campo di concentramento per ex prigionieri di guerra.
Inviato in licenza illimitata il 15 aprile 1919 e in congedo illimitato il 28 agosto dello stesso anno.
Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Friuli (87° e 88° Reggimento)
"Il 24 ottobre, scatenatosi il poderoso attacco austro-tedesco, la brigata dopo tenace resistenza e perdite gravissime, ripiega sulla stretta di Saga, ove tenta con fermezza di fare argine all’avanzata nemica; ma gli avvenimenti in corso la obbligano a ripiegare schierandosi su M. Stol e Prvi - Hum.
Il 25 ottobre, verso mezzogiorno, le posizioni di Prvi - Hum cadono dopo strenua lotta ed i reparti dell’87° già ridotti di forze per le perdite riportate il giorno precedente, rimangono quasi completamente accerchiati; l’88° combatte con alterna vicenda a M. Stol, ma alla fine i suoi resti esausti, senza munizioni e senza viveri ripiegano verso M. Cavallo.
Della Brigata ormai non rimangono che pochi nuclei i quali, riuniti in un unico reparto, si ritirano verso S. Daniele del Friuli - Spilimbergo - Caneva di Sacile; essa ha perduto 120 ufficiali e oltre 2600 uomini di truppa."