Bordignon Sante Nato a Quinto di Treviso il 16 gennaio 1895. Figlio di Agostino e Celere Maria. Mugnaio. |
Allo scoppio del conflitto era già in forza alla 4a Compagnia Sussistenza dal 24 gennaio 1915.
Trasferito al 26° Reggimento Fanteria (Brigata Bergamo) il 27 gennaio 1917.
Trasferito al 207° Reggimento Fanteria (Brigata Taro) il 30 aprile 1917.
Trasferito al 5° Reggimento Genio Minatori l' 8 settembre 1917.
Ferito da un razzo mentre preparava una mina in zona di guerra il 13 settembre 1918.
Inviato in congedo illimitato il 20 settembre 1919.
Durante la Prima guerra mondiale, il 5° Reggimento Minatori fu protagonista della cosiddetta “guerra di mine”, inviando le proprie unità ai Corpi d’Armata schierati al fronte.
Epici furono i combattimenti nel ventre delle Dolomiti, in particolare sul Monte Sief e sul Col di Lana, che, tra alterne vicende e incredibili sacrifici, contribuirono alla conclusione vittoriosa del conflitto.
In particolare, nel 1917, i minatori del Reggimento furono gli artefici della costruzione, sul Monte Pasubio, del complesso sistema di corridoi e gallerie lungo oltre sei chilometri, due dei quali scavati nella dura roccia, noto come “Strada delle 52 gallerie”.
In particolare, nel 1917, i minatori del Reggimento furono gli artefici della costruzione, sul Monte Pasubio, del complesso sistema di corridoi e gallerie lungo oltre sei chilometri, due dei quali scavati nella dura roccia, noto come “Strada delle 52 gallerie”.
Lavorando incessantemente con martelli pneumatici ed enormi quantità di esplosivo, i minatori del genio riuscirono a portare a termine l'opera in soli nove mesi consentendo il transito delle colonne di rifornimenti che, sottraendosi al fuoco nemico, poterono sostenere le truppe al fronte garantendo, così, la tenuta delle nostre posizioni.
Ancora oggi la Strada, perfettamente conservata, si dirama prevalentemente sul territorio del Comune di Posina (VI).
Il percorso della Strada delle 52 Gallerie