Bettio Vincenzo Nato a Quinto di Treviso il 19 maggio 1876. Figlio di Domenico e Bernardi Angela. Contadino. |
Chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 27 dicembre 1916.
Assegnato al 102° Battaglione Milizia Territoriale il 14 gennaio 1917.
Al termine del conflitto fu prosciolto definitivamente dal servizio il 31 dicembre 1918.
"Alla vigilia della Grande Guerra gli abili alla leva fra i 20 e i 28 anni erano inquadrati nell’Esercito permanente, la forza di prima linea; dai 29 ai 32 nella Milizia Mobile, la forza di seconda linea; dai 33 ai 39 anni nella Milizia Territoriale, destinata a compiti di retrovia. L’andamento del conflitto, però, finì per mischiare nelle trincee almeno due generazioni di soldati. Quelli della Milizia Territoriale (abbreviata in M.T.) erano uomini fatti, spesso con i capelli ingrigiti e il fisico appesantito, lo sguardo mansueto del padre di famiglia e un passato di lavoro e di sacrifici. Così fu facile scherzarci sopra. Il soprannome della Milizia Territoriale fu la Terribile e una serie infinita di parodie, canzonette e sfottò crebbe intorno ai veterani. Quando però furono aggregati ai reparti di prima linea, specialmente nell’ultimo periodo della guerra, i territoriali si batterono con coraggio e onore. E se non ebbero un aspetto proprio terribile, i Terribili si guadagnarono ugualmente ammirazione e rispetto. Anche dei più giovani."
Da: "Il lungo filo rosso dall'Unità alla Vittoria" - Stato Maggiore dell'esercito - testi di Michele D'Andrea e Enrico Ricchiardi
I TERRITORIALI
"Si va in servizio"
Cartolina satirica dell'epoca