Bettio Ettore 1896 - Quintini

I R E D U C I
QUINTO DI TREVISO
QUINTO DI TREVISO - 1915 / 1918
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Bettio Ettore

Nato a Quinto di Treviso il 21 settembre 1896.
Figlio di Angelo e Stefanato Carlotta.
Contadino.
Chiamato alle armi il 5 marzo 1917.
Assegnato al 36° Reggimento Fanteria (Brigata Pistoia) il 17 marzo 1917.

Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra l' 8 giugno 1917 e assegnato al 35° Reggimento (Brigata Pistoia) il 12 dello stesso mese.
Trasferito alle truppe mobilitate in zona di guerra presso il 242° Reggimento Fanteria mobilitato (Brigata Teramo) il 27 agosto 1917.

Partito dal territorio dichiarato in stato di guerra per ferita e ricoverato in luogo di cura il 4 settembre 1917.
Ritornato al proprio reparto il 27 novembre 1917.
Alla fine del conflitto fu assegnato al 266° Reggimento Fanteria (Brigata Lecce), imbarcato a Siracusa con destinazione Libia il 14 luglio 1919 e sbarcò a Tripoli i giorno dopo.

Rimpatriato e sbarcato a Siracusa il 30 ottobre 1919.
Trasferito al Deposito del 47° Reggimento Fanteria (Brigata Ferrara) il 1° novembre 1919.

Promosso al grado di Caporale il 15 novembre 1919 e inviato in congedo il 15 dicembre dello stesso anno.


NOTE

Sul Foglio Matricolare di Bettio Ettore non ci sono indicazioni circa la ferita subita che richiese il ricovero il 4 settembre 1917.
In quel periodo, la sua Brigata combatteva sulla linea (M. Vodice - Bavterca - Kobilek - Q. 605 - Skrlji - Bizet - Na Kobil - Q. 800 di Madoni).

Dal Diario di Guerra del 1917 della Brigata Teramo (241° e 242° Reggimento)

"Il 26 [agosto], il 242°, che nei giorni scorsi era restato a presidio dell'ampliata posizione del Vodice, viene avviato verso il massiccio di Na Kobil a sostegno del reggimento fratello.
Nei giorni 27 e 28 agosto vengono compiute le necessarie ricognizioni per riprendere con più successo, l'attacco a q. 800 ed il 29, infatti, la "Teramo" ripete il tentativo. Gli attacchi si rinnovano con maggiore tenacia, ma la brigata pur essendo riuscita ad aggrapparsi a pochi metri della sommità del cocuzzolo, dopo violento contrattacco, deve cedere alla pressione avversaria. Solo il 1° settembre, le è possibile affermarsi, con azione di sorpresa, sul ciglio del costone di q. 800. Il 2, sostituita dalla "Venezia", viene inviata a S. Martino di Quisca per riordinarsi (13a Divisione). Essa ha perduto 28 ufficiali e 729 militari di truppa. Il contegno tenuto dalla "Teramo" in questi giorni è ricordato nella motivazione della medaglia di bronzo che le verrà conferita quando nuove prove di valore essa aggiungerà a quelle già date."
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