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Ultimo di cinque fratelli cresciuti in una famiglia di fede mazziniana e patriottica. Il nonno era un reduce delle guerre risorgimentali del 1848 e del 1849, il padre fu un garibaldino e il fratello maggiore si arruolò volontario nelle campagne d’Africa.
Giannetto, durante la Grande guerra, divenne pilota da bombardamento nelle squadriglie Caproni e assegnato alla 4a Squadriglia.
Per il 27 ottobre 1918 il comando dell’XI Gruppo da bombardamento aveva pianificato un’azione di bombardamento su depositi di munizioni austriaci nei pressi di Vittorio Veneto. Il sergente Vassura, però, non fece più ritorno da questa missione perdendo tragicamente la vita, a ventiquattro anni, nell’abbattimento del suo Caproni Ca.3, assieme agli altri tre membri dell’equipaggio.
Nel 1919 fu insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.
Negli anni ’30 del Novecento gli venne intitolato l’aeroporto militare di Rimini.
ONORIFICENZE
Italia
Medaglia d'Argento: (Conferita nel 1923 modificando la motivazione di quella concessa con decreto dell'8 giugno 1919) "Pilota ardimentoso ed entusiasta, partecipava volontariamente ad un bombardamento di opere militari nemiche. Attaccato da più apparecchi da caccia avversari, li affrontava, proseguendo poi nella rotta per assolvere ad ogni costo il mandato affidatogli. Avuto colpito l'apparecchio da un proiettile che ne staccava un'ala, precipitava al suolo, immolando la giovane esistenza alla Patria. Cielo di Conegliano Veneto - 27 ottobre 1918."
Un Caproni Ca. 3 delle Squadriglie Bombardieri Caproni
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