Giorgio Pessi (alias Giuliano Parvis) nacque il 17 novembre del 1891 a Trieste, allora dominata dall'Impero austro ungarico.
Dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel gennaio del 1915 si rifugiò a Venezia. Quando l'Italia entrò in guerra, Pessi si arruolò volontario e ottenne di essere assegnato in aeronautica e il 10 ottobre 1916 ricevette il brevetto di pilota. Fu istruttore fino al maggio del 1917.
Per evitare, in caso di cattura, di essere considerato un traditore degli austroungarici, come era successo a Cesare Battisti, il 3 maggio del 1917 prese il nome di guerra di Giuliano Parvis e come tale, il 25 maggio, fu inviato al comando dell'82a Squadriglia. Il 13 giugno fu trasferito alla 78a Squadriglia Caccia e il mese seguente alla 91a di Baracca. Gli fu assegnato uno SPAD S.VII che personalizzò con una luna crescente dipinta sulla carlinga. Abbatté il primo aereo il 2 agosto 1917 e tutti gli abbattimenti successivi furono condivisi con altri componenti della Squadriglia come Ferruccio Ranza, Giovanni Sabelli e Francesco Baracca. Rimase nella Squadriglia sino al 16 marzo 1918 quando fu trasferito al commissariato generale delle forze aeree. Il successivo 20 agosto Pessi venne trasferito negli Stati Uniti d'America per un corso di aggiornamento al volo per poi pilotare, fino alla fine della guerra, un trimotore Caproni Ca.44 (designato Ca.5 dal Regio Esercito).
Il primo febbraio 1919, la commissione di valutazione dell'aviazione militare gli riconobbe sei abbattimenti mentre non gli venne omologato quello del 6 novembre 1917 dove sconfisse, in un duello aereo, l'asso austro ungarico Rudolf Szepessy-Sokoll.
Dopo la guerra fu pilota di linea presso la compagnia aerea Aero Espresso Italiana.
Il 18 luglio 1933, a bordo di un idrovolante Dornier Wal, decollò dall'idroscalo di Atene-Falero con destinazione l'idroscalo di Rodi-Mandracchio dove non giunse mai. L'ultimo avvistamento, da parte di alcune navi, avvenne sopra l'isola di Makronisoi. Le ricerche furono vane ed i quattro membri d'equipaggio, tra i quali Giorgio Pessi e due passeggeri non furono mai trovati.
In seguito alla sua scomparsa gli venne intitolato l'Aeroporto di Rodi-Marizza, aeroporto militare della Regia Aeronautica sito nell'allora Provincia di Rodi, costituita dalle Isole Italiane dell'Egeo.
ONORIFICENZE
Italia
Medaglia d'Argento: "Tenente 10° Gruppo Aeroplani. Mirabile pilota da caccia, si distinse costantemente per audacia e sprezzo del pericolo. Abbatté, in breve tempo, quattro velivoli nemici in collaborazione di un altro pilota. Il 23 novembre 1917, come capo pattuglia abbatté un velivolo germanico in fiero combattimento, e fu poi costretto a prender terra con l'apparecchio seriamente danneggiato da mitragliatrice avversaria. Cielo di Portogruaro - Cielo di Conegliano, 6 novembre. Cielo di Orsago, 7 novembre. Cielo di Moncader, 23 novembre 1917".
Medaglia d'Argento: "Nome di guerra Parvis Giuliano, Tenente milizia territoriale cavalleria 10° Gruppo aeroplani, 91a Squadriglia. Pilota da caccia aggressivo e ardito si distingueva in numerosi combattimenti per valore e perizia, abbattendo o concorrendo ad abbattere, in breve periodo di tempo, quattro velivoli nemici. Cielo del Monte Faiti, di Doberdò, del Monte Cucco e di Savogna, 2 agosto-26 ottobre 1917".
Francia
Croix de guerre 1914-1918.
Serbia
Medaglia d'Oro per servizio zelante.
RIPRODUZIONE DELLO SPAD VII DELLA 91a SQUADRIGLIA
CON LE INSEGNE DEL TENENTE PESSI (PARVIS)
1917
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